Forza Nuova, vecchi sistemi

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Di Redazione Metropolitan

Una decina di militanti a volto coperto hanno fatto irruzione nel cortile della sede di Repubblica ieri pomeriggio. Il blitz è stato rivendicato dalla pagina facebook di Forza Nuova che, attraverso Roberto Fiore, annuncia l’inizio di una campagna contro gli organi di informazione “immigrazionisti”.

(foto dal web)

Il quotidiano romano e il suo settimanale L’Espresso si sono resi “colpevoli” di una serie di inchieste riguardanti i finanziamenti della “galassia nera”. Partendo dagli anni ottanta sono stati ricostruiti i giri di affari che ancora oggi contribuiscono a foraggiare le iniziative di Forza Nuova e Casapound. Per quanto riguarda Roberto Fiore, l’attenzione è stata rivolta al suo periodo londinese. All’indomani della strage di Bologna, lui come altri militanti di Terza Posizione si resero irreperibili preferendo Londra alle scomode aule di giustizia italiane.

Roberto Fiore (foto dal web)

In Inghilterra, secondo L’Espresso, Fiore creò una delle più importanti società operanti nell’ambito delle vacanze studio degli italiani nel Regno Unito. Una campagna volta a fomentare l’odio nei confronti di Forza Nuova, questo il pensiero di Fiore. L’azione in se non è stata niente di eclatante o particolarmente violento, fatta eccezione per il fumogeno lanciato contro la sede del quotidiano. L’attenzione andrebbe posta sul comunicato pubblicato sulla pagina Facebook di Forza Nuova:

 

“Una pezza con scritto “Boicotta L’Espresso La Repubblica”, torce accese per “illuminare” la verità contro le menzogne dei pennivendoli di regime e maschere sul volto. Ci siamo presentati così perché oggi rappresentiamo ogni italiano tradito da chi con la penna favorisce Ius soli, invasione e sostituzione etnica.

Il Gruppo De Benedetti, agli ordini di Soros, Renzi e Boldrini, è la voce di chi sta attuando il genocidio del popolo italiano.
Roma e l’Italia si difendono con l’azione, spalla a spalla, se necessario a calci e pugni. Le chiacchiere dei politicanti o le false opposizioni (vedi destre al soldo di Berlusconi) sono nemiche del popolo quanto, se non di più, la banda Renzi.

Oggi è stato solo il “primo attacco” contro chi diffonde il verbo immigrazionista, serve gli interessi di Ong, coop e mafie varie. Da oggi inizia il boicottaggio sistematico e militante contro chi diffonde la sostituzione etnica e l’invasione. Oggi è iniziata la difesa dei patrioti contro il veleno di questi terroristi mascherati da giornalisti.

Questi infami sappiano che non gli daremo tregua, li contesteremo ovunque.
Boicotta De Benedetti, il Gruppo L’Espresso, La Repubblica, combatti il sistema.”

Tale comunicato per quanto delirante in alcuni passaggi (Soros) è degno di attenzione. I fatti degli ultimi giorni stanno destando preoccupazione nell’opinione pubblica o quantomeno negli organi di informazione. I fatti di Ostia, il blitz di Como e la “manifestazione” di ieri non possono e non devono essere messi sullo stesso piano. Facendo sembrare questi avvenimenti come provenienti da un unica fonte, si rischia di far sembrare unita una realtà (quella dell’estrema destra) che unita non è affatto. Forza Nuova, Casapound e ancor di più gli Skinhead veneti non viaggiano nella stessa direzione. Perseguono obbiettivi diversi e sono spesso in disaccordo tra loro. “L’onda nera” di cui parla Grasso è più piccola di quello che sembra, non che occorra sminuire ma, l’attenzione per quanto alta e giustificata non può diventare una vetrina per una sparutissima minoranza politica. In poche parole sarebbe controproducente far nascere quella “sindrome da accerchiamento” che potrebbe rendere queste realtà eterogenee un unica cosa. Attenzione al comunicato, non a dieci persone con il megafono, l’uso dell’intimidazione fisica è stato timido e per fortuna inefficace. Quelli sono vecchi metodi che non possono avere nessun tipo di appeal, il vero pericolo può arrivare dalla rete, un mezzo che entra nelle case di chiunque.