“91 Days”, recensione & opinioni

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Oggi vi parlerò di una serie seinen uscita qualche anno fa, ovvero “91 Days”. Essa è una serie televisiva anime prodotta dallo studio Shuka con la regia di Hiro Kaburagi, trasmessa in Giappone dall’8 luglio al 30 settembre 2016. L’opera non ha una versione cartacea ed è attualmente disponibile in streaming su Crunchyroll. “91 Days” è un anime “crime” che tratta una storia di mafia ai tempi del proibizionismo americano. Normalmente mi tengo alla larga da questo tipo di trame, perché spesso negli anime si tende ad enfatizzare la mafia trasformandolo in una protettrice del popolo. Per fortuna non è questo il caso. A breve vi spiegherò perché “91 Days” merita un po della vostra attenzione.

Trama

Stati Uniti, 1921. Il contabile della mafia Testa Ragusa viene ucciso in casa sua assieme alla moglie e al figlio più piccolo da Don Vincenzo “Vincent” Vanetti, il padrino dell’omonima Famiglia Vanetti che controlla l’immaginaria città di Lawless, nello Stato dell’Illinois. Il figlio primogenito di Testa, Angelo Ragusa, riesce a salvarsi e a lasciare la città. Sette anni dopo il massacro, a seguito dell’arrivo al suo rifugio nel Midwest di una misteriosa lettera, Angelo torna a Lawless per vendicarsi, e con la nuova identità di Avilio Bruno si unisce lui stesso alla famiglia Vanetti, diventando in breve tempo l’uomo di fiducia del figlio del padrino, Nero. Tra ritorsioni, guerre tra Famiglie, vendette e giochi di potere, le strade di Lawless si tingeranno di sangue, e nei 91 giorni che passeranno dal suo ritorno in città Angelo dovrà chiedersi più volte quanto in basso è disposto a scendere pur di vendicarsi. (fonte Wikipedia)

Recensione & Opinioni

Di per sé “91 Days” è una classica storia di vendetta a tema mafioso, ciò che sorprende dell’opera è il suo ottimo livello di scrittura. Ogni personaggio ha una caratterizzazione abbastanza complessa ed originale. Tutti tendono ad avere una buona sfumatura di comportamenti derivati dai loro trascorsi e dal loro background. Ciò è fondamentale per l’immersione in una storia che punta al realismo e non ha alcun elemento fantasy. Angelo è un protagonista astuto e spietato che farà di tutto per ottenere la fiducia di Nero Vanetti. Quest’ultimo appare come il tipico mafioso d’onore, così gentile e simpatico che ogni tanto ci dimenticheremo degli atroci crimini da lui compiuti. Di fatto, durante la visione, si comincia ad affezionarsi ai membri della famiglia Venetti, nonostante siano dei brutali criminali. Questo contrasto di emozioni e ciò che rende interessante la visione di “91 Days”. Giusto e sbagliato, buono e cattivo… tutto si mescola in un calderone davvero intrigante.

L’ambientazione è insolita per un anime giapponese, ma classica per una storia di mafia italo-americana. L’America del proibizionismo è sicuramente un tema affascinante, e la sua aria retrò e i suoi coloro spenti rendono più facile l’immersività nella trama.

Problemi della Serie

Il problema peggiore non è legato alla serie in se, ma all’uso inappropriato della lingua italiana che i giapponesi tendono ad avere in molti anime con elementi o ambientazione nostrana. Se per loro dare nomi di cose/oggetti a persone è usuale, non lo è altrettanto per noi. Quindi preparatevi ad alcuni personaggi con nomi “vagamente” fuori posto come: il signor Fango, o la famiglia Galassia o il signor Cerotto. Questo elemento può essere abbastanza fastidioso, perché spezza bruscamente l’immersività nella serie, altrimenti perfetta. Vi posso solo consolare dicendo che dopo un pò ci si abitua.

Qualità tecniche

Lo studio Shuka fa un ottimo lavoro nel complesso, animazioni pulite e chiare. Il loro fatto che non si usi alcun tipo di animazione CGI, rende la serie superiore alla maggior parte delle serie odierne. Ricordiamo che i membri dello studio Shuka hanno già lavorato a serie come Baccano!, Durarara!! e Assassination Classroom. La soundtrack che accompagna la serie è splendida, caratterizzata da note avvolte malinconiche avvolte amare, capace sicuramente di emozionare e in alcuni momenti commuovere.

Conclusione

“Days 91” è un anime maturo e profondo. Una trama spietata e drammatica tipica delle storie di mafia. L’ottimo livello di scrittura e un reparto tecnico di tutto rispetto, dovrebbe di per se spingere già qualunque appassionato a recuperarla. Inoltre la storia inizia e termina nello spazio di soli 13 episodi. Consigliato a chi cerca una storia breve, matura e coincisa.
Voto personale 7.5/10.