A Witcher’s Tale – Un’avventura tutta italiana

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Di Redazione Metropolitan

Cosa succede quando lo Strigo più famoso al mondo si incontra e si scontra con la fantasia Made in Italy? Facile, nasce “A Witcher’s Tale“, un progetto senza scopro di lucro di Daniele Cosenza e Tindaro “Taryn Cosplay, per onorare le avventure di Geralt d Rivia.

Taryn Cosplay

Il corto, suddivisi in tre episodi, si ispirerà completamente alla saga di “The Witcher” creata, come ben sapete, da Andrzej Sapkowski e portata al successo dai tre titoli videoludici della Cd Projekt Red, e poi sviluppata anche attraverso fumetti e altri giochi. 

Ma per capire meglio il sogno grandioso che c’è dietro questo lavoro, di cui sono onoratissima di far parte come “sceneggiatrice” (permettetemi un vanto! NdA), ho fatto qualche domanda ai due ideatori: Daniele e Taryn.

1) Quando e come è nato il progetto “A Witcher’s Tale”?

DANIELE: L’idea del progetto nasce nel maggio del 2018, quando la partecipazione di Taryn Cosplay come testimonial alla “Festa dell’Unicorno” spinse gli organizzatori del “Dragon Fest“, un evento a tema fantasy ambientato al Castello di Milazzo, a proporci di girare un video allo scopo di promuovere l’evento. Cogliendo le potenzialità di quest’idea, ho resistito alla tentazione di avviare qualcosa di superficiale e ho cominciato a pensare di mettere insieme un team. Conoscevo già i lavori di Davide Morabito, un validissimo videomaker nostro concittadino (Messina), che non ha esitato a dare il suo appoggio al progetto. Abbiamo cosi iniziato a lavorare insieme, ognuno nel suo campo di esperienza. Il video sarebbe originariamente dovuto durare circa 2 minuti, ma come si dice, l’appetito vien mangiando, e cosi alla fine abbiamo raggiunto i 6.
Dopo le riprese abbiamo inserito nel team anche Gianluca Vecchio, un bravissimo esperto di effetti speciali oltre che un caro amico, che ha nel suo curriculum partecipazioni a film non da poco, come: “Star Wars – Rogue One” e “The Martian”. Purtroppo a causa delle scadenze impellenti (il video doveva uscire prima dell’inizio del Dragon Fest) il suo apporto per questo episodio pilota è stato limitato, ma grandi progetti sono aperti per le produzioni future.

2) Perché avete scelto proprio la saga di “The Witcher”? Cosa vi lega ad essa?

DANIELE: Seguo la saga videoludica di “The Witcher” fin dal primo episodio uscito per PC. Ricordo che avevo un computer poco potente e il gioco girava a grande fatica tanto da spegnerlo per il troppo surriscaldamento. Ma nonostante questo il gioco con le sue atmosfere mi ha preso cosi tanto che l’ho portato a compimento senza esitazioni. Ho adorato Geralt di Rivia fin dalla sua prima apparizione, e quando nel 2017 ho visto Taryn nei suoi panni (ancora non lo conoscevo ) ho subito cercato di avvicinarlo per potergli scattare delle foto. Abbiamo iniziato a scattare molto spesso e l’alchimia che si è creata ha portato a non avere dubbi su quale potesse essere il soggetto di questo video!

TARYN: Personalmente ho giocato la saga sin dal primo “The Witcher”. Fu infatti il primo gioco che giocai su pc. Grazie alla saga videoludica mi legai anche alla serie di romanzi (che sto tutt’ora leggendo). Posso con fermezza essere d’accordo con l’opinione che Andrzej Sapkowski sia il Tolkien polacco, i racconti, romanzi e gli stessi personaggi presenti nella saga hanno una grandissima profondità e sono egregiamente rappresentati nella serie videoludica di CD projekt Red.
Detto ciò non mi stupisce che la saga abbia ottenuto, negli ultimi anni, un grandissimo successo tra gli amanti di videogame e fantasy.  Io personalmente la adoro e sono felice ed orgoglioso di portare avanti il progetto “A Witcher’s Tale”.

3) Quali sono state le difficoltà maggiori che avete incontrato?

DANIELE: Sicuramente le limitazioni dovute al tempo, al budget e ai problemi “burocratici”. Il video, essendo partito come un progetto promozionale per il Dragon Fest, doveva necessariamente uscire prima dell’inizio dell’evento stesso. Inoltre, non essendoci purtroppo soldi,  abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni aspetti. Infine, il castello è gestito in maniera alquanto rigida, per cui per girare dovevamo rispettare gli orari di accesso al pubblico senza nessun tipo di privilegio, oltre ad alcuni problemi di “accesso” in determinate aree. Siamo comunque soddisfatti di quanto abbiamo potuto fare in così poco tempo!

4) Cosa volete raccontare o mostrare ai fans delle avventure di Geralt di Rivia e, soprattutto, a chi non lo conosce?

DANIELE: Sicuramente vogliamo portare Geralt di Rivia e il suo mondo ad una dimensione “reale”, interpretando, con i giusti compromessi, quella che è stata la visione di Cd Projekt Red, che a sua volta si basa sull’universo creato da Andrzej Sapkowski, utilizzando la giusta dose di “fan service” senza però scadere nel puro citazionismo. Tengo a precisare però che la nostra ispirazione primaria, per quanto riguarda l’aspetto dei personaggi, è quella dell’universo videoludico. Per quanto riguarda chi non lo conosce, il mio augurio è quello di stimolare la sua curiosità e permettergli di recuperare questo gioiello della narrativa nonché grande esperienza videoludica.

5) Questa è più una domanda per Tindaro in ambito cosplay: come ben sai anch’io ho un personaggio che amo, quindi posso ben capire la tua scelta di voler rappresentare Geralt in tutte le sue versioni e sfumature, ma come spiegheresti questa focalizzazione su di lui alle persone che ti guardano?

TARYN: Posso affermare di essere un fanatico di Fantasy e Mitologia Norrena: vichinghi, barbari, guerrieri. Come sicuramente molti di voi avranno visto, il fantasy e l’arma bianca fanno da padrone nel mio percorso cosplay e cerco sempre di scegliere personaggi nella quale mi rispecchio di più. Geralt di Rivia è forse il personaggio in cui riesco ad immedesimarmi meglio. Come già detto, adoro letteralmente questa saga letteraria e videoludica per svariati motivi. Dal mio punti di vista di cosmaker, i costumi, le armi e le armature presenti in “The Witcher” sono vere e proprie opere d’arte e lo conferma il fatto che abbiano ottenuto un grandissimo successo ovunque le abbia portate.

6) Questa è invece una domanda per Daniele: qual è la tua visione del mondo di “The Witcher”? Luci, colori, effetti e sentimenti che con la tua fotografia (e con tua la regia) vuoi immortalare per poi mostrare alle persone? C’è qualcosa di completamente tuo, un’emozione specifica, o ti ispiri completamente ai videogiochi, libri o fumetti?

DANIELE: L’ispirazione è sicuramente quella dei videogiochi, come già detto prima, anche se sono stati necessari vari compromessi dovuti alla mancanza di tempo, di budget e alla pura logistica. Ad esempio, non abbiamo potuto scegliere i giorni quando girare, quindi non potevamo nemmeno scegliere la luce, abbiamo infatti dovuto fare i conti con un sole molto forte del quale onestamente avremmo fatto volentieri a meno, visto che l’atmosfera che avevamo in mente era un’atmosfera cupa e opprimente, che desse la sensazione di pericolo incombente.
Per quanto riguarda la regia, avevo molte cose nella mia testa e, pur non avendo nessuna esperienza in ambito videomaking, ho pensato: “…ma cos’è alla fine un video, se non una foto in movimento?” .
La scelta di Davide Morabito come videomaker è stata dettata anche da questo, ho sempre creduto che ci fosse affinità artistica e che con lui quello che c’era nella mia testa potesse essere reso con fedeltà, così è stato! Si è trattato anche di un lavoro di grande collaborazione, dove spesso Davide non ha nemmeno avuto bisogno di direttive, Taryn poi è stato perfetto a calarsi nel ruolo. Prova ne sia il fatto che il servizio fotografico di scena (visibile sulla pagina Facebook del progetto) ricalca alla perfezione la visione e la regia del video. Un lavoro di coerenza di cui sono davvero molto soddisfatto.

7) Cosa potete dirci dell’aspetto sonoro/musicale?

DANIELE: Non essendo attori professionisti, sapevamo che un racconto parlato avrebbe dato al video quella sensazione di “amatorialità” che molto spesso rovina le produzioni indipendenti. Abbiamo cosi optato per un racconto fatto solo di musica e immagini. Avevo sentito in passato una splendida cover del tema “Sword of Destiny”, arrangiata e cantata dalla bravissima Jillian Aversa; ho pensato quindi di contattarla per chiederle il permesso di utilizzarla nel video ed è stata felicissima di farlo, fornendomi anche una versione in alta qualità della canzone stessa. Ma la sorpresa più grande è stata quella di aver ricevuto dalla stessa Cd Projekt Red il permesso di utilizzare anche le musiche originali del gioco. Il risultato è stato un mix musicale azzeccato, che sottolinea in maniera perfetta il viaggio e l’esplorazione di Geralt in questo bellissimo castello.

8) Potete rivelare qualcosa in più? Una curiosità o una chicca sul progetto?

DANIELE: Qualche curiosità sulle riprese del primo episodio? Sicuramente la battaglia che abbiamo dovuto combattere contro le zecche, di cui un’area del castello che a noi serviva era infestata! (C’è anche un simpatico ringraziamento nei titoli di coda)

Alcune scene abbiamo dovuto girarle di corsa, perché a quanto pare quelle aree del castello erano chiuse al pubblico e appena i custodi si sono accorti che eravamo li ci hanno intimato di uscire. Queste scene sono quelle in cui Geralt raccoglie la torcia e incontra per la prima volta la donna in nero, per fortuna siamo comunque riusciti a fare quello che volevamo, anche se qualche minuto di tempo in più non ci sarebbe dispiaciuto.

Vogliamo parlare dei titoli di coda? Originariamente avevo pensato di far scorrere i titoli sulle mie foto di scena che avrei scattato durante le riprese, ma poi abbiamo pensato: “…e se le rendessimo “vive”?”. Abbiamo così dato vita ad un esperimento complicato, ma estremamente divertente, dove le foto si sono animate, strizzando anche l’occhio ai titoli di chiusura di “The Witcher 3”, con un risultato a mio avviso veramente bello, vedere per credere!

Altra curiosità, a parte il bellissimo costume e le armi di Geralt, tutti gli oggetti di scena sono stati curati da Taryn e Simona (che ha anche interpretato la donna in nero in maniera impeccabile), che oltre grandi cosplayers, si sono rivelati artigiani formidabili e fonte inesauribile di idee. Si può quindi parlare di un lavoro totalmente “fai da te”!

Per concludere, come già anticipato, siamo in procinto di lanciare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma INDIEGOGO, preceduta dal lancio di un teaser trailer che avverrà a breve. Tale campagna ha l’obiettivo di raccogliere dei fondi che possano permetterci di sviluppare in maniera professionale una trilogia di episodi e raccontare la storia di cui abbiamo solo tracciato l’introduzione con l’episodio 1, che in quest’ottica diventa più un “episodio zero”.


TARYN:
Per l’aspetto della dama in nero ci siamo ispirati ad Iris von Everec, uno dei personaggi principali dell’espansione “Hearts of Stone” di “The Witcher 3: Wild Hunt”. Il suo aspetto inoltre strizza l’occhio ad un’antica leggenda del castello di Milazzo…

L’effetto “luce rossa” che fuoriesce dal baule recuperato da Geralt alla fine del video, non è stato messo lì solo come scena, ha una vera è propria identità che sveleremo nel prossimo video.

A causa del basso budget, il collodio rigido (che serve a rendere realistiche le cicatrici) scarseggiava, così per realizzare alcune cicatrici sulla schiena dello Strigo (quindi mia), abbiamo richiesto l’intervento di due volenterose aiutanti che hanno manualmente e con fervore (Posso confermare) “grattato” la schiena fino ad ottenere il giusto equilibrio tra rossore e sangue.

Come scritto sopra, ho avuto anch’io l’onore di essere chiamata e inserita nel progetto come “scrittrice” e ciò mi ha riempito d’orgoglio; non solo perché sono una grande fan di “The Witcher” (di cui aveva già scritto una mini sceneggiatura per un corto, purtroppo mai completato, al Volta Cosplay, con lo stesso Taryn come protagonista), ma perché mi permette, insieme a tutto al team, di creare qualcosa di diverso, di grande, d’imponente su qualcosa che amo alla follia. 

Per ora non possiamo scrivervi altro, quindi seguiteci sulla pagine e sui i link che vi lascio di seguito.
E mi raccomando, appena la campagna di crowdfunding parte, sosteneteci numerosi perché non ve ne pentirete!

 

LINK:

A WITCHER’S TALE

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EPISODE 1 – FOTOSTORIA

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Taryn Cosplay

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Daniele Cosenza Photocosplay

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Davide Morabito

https://davidemorabito.com

Gianluca Vecchio

https://www.imdb.com/name/nm5421867/

Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)

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https://www.facebook.com/BatMarygirl/ 

@Tutte le foto sono opera di Daniele Cosenza

 

 

Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)