Calcio, in Argentina credono nel River campione del mondo, mentre il Boca cerca di rialzarsi

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Di Redazione Metropolitan

In Argentina se la prendono comoda: la Primera Division ripartirà tranquillamente dopo le feste, il 27 gennaio. Intanto c’è chi nelle ultime settimane è arrivato in paradiso. Chi avrà le sue possibilità in un torneo bellissimo, con le migliori squadre di diversi continenti: il River Plate. E poi invece c’è chi è alla ricerca di se stesso dopo la più brutta sconfitta della sua storia: il Boca Juniors, che è alla ricerca di un allenatore, per muovere i primi passi in un nuovo ciclo.

Gallardo (allenatore del River) in conferenza per il mondiale di club (fonte: diaroole.com.ar)

 

Il River Plate si appresta a giocare il suo secondo mondiale per club. Dopo la folgorante vittoria ai tempi supplementari nella finale di Libertadores al Bernabeu contro i rivali storici del Boca Juniors, il mondo Millonario è salito in paradiso. Di più difficilmente poteva chiedere. E invece qualcosa “di più” si può sempre fare nel calcio, e i ragazzi di Muñeco Gallardo vogliono farlo. Il River è infatti arrivato da poco negli Emirati Arabi, pronto per disputare la semifinale del Mondiale per club. I freschi campioni d’America sono arrivati sulle ali dell’entusiasmo di una vittoria che ne vale come mille. Sono, infatti, i principali competitor del Real Madrid di Solari, che al netto delle difficoltà dell’ultimo periodo, partirà ancora come grande favorito per la vittoria finale. Ma, forse, mai come quest’anno il River potrebbe dire la sua in questa competizione dopo aver visto le Merengues incassare tre gol dal CSKA Mosca a domicilio.

Quintero in Argentina pronto per partire verso gli Emirati Arabi Uniti per disputare il Mondiale per Club (fonte: Clarin.com)

 

E quindi in Argentina ci credono, giustamente. In Argentina ci credono sempre. Nonostante il Real sia tre volte campione d’Europa. Nonostante l’ultima volta del River al mondiale per club sia finita male (3 a 0 incassato dal Barcellona). Nonostante el pity Martinez (miglior giocatore della Libertadores 2018) abbia già annunciato il suo trasferimento prossimo in MLS (e non in Europa). E nonostante le voci che continuano a circolare su Quintero (hombre del partito ed eroe della finale di Libertadores) che lo vorrebbero in Cina nella prossima stagione per la bella cifra di 17 milioni di euro. Ci credono sempre.

Intanto negli Emirati Arabi Uniti il Mondiale per club è iniziato. I giapponesi del Kashima Antelers hanno battuto sorprendentemente i messicani del Chivas. E hanno acquisito il diritto a giocare la seimifinale contro i campioni d’Europa. Dall’altra parte del tabellone la squadra di casa Al-Ain, ha fracassato 3 a 0 i tunisini dell’Espérance Tunis entrando così nella semifinale contro il River Plate. In Argentina non sono stati esattamente contenti di questa brutta e inaspettata sconfitta tunisina. Perché ora il River se la dovrà vedere contro i padroni di casa, che, come è noto, non è mai semplice. In più sono sorti anche diversi dubbi, in Argentina, sulle qualità dell’arbitro al quale è stata assegnata la semifinale. E indovinate un po’? È il “nostro” Rocchi. I dubbi risalgono al suo passato nel periodo di calciopoli. Ma il fischietto italiano è, al momento, internazionalmente riconosciuto come uno dei migliori arbitri al mondo. Al di là di questo, se River e Real dovessero vincere la rispettive semifinali come è possibile che sia, avremo una finale che è un vero e proprio classico. Una finale tra due delle squadre più conosciute e tifate nel mondo, che richiamano fans da quasi tutti gli angoli del globo. Una vera finale mondiale.

Barros Schelotto, ormai ex allenatore del Boca (fonte: elgrafico.com.ar)

Ma in Argentina è assai chiaccherata anche la situazione del Boca Juniors. Ad aver rotto il silenzio dopo una settimana d’inferno ci hanno pensato prima Carlitos Tevez e poi Guillermo Barros Schelotto. I quali si sono detti ovviamente tristi, distrutti, ma pronti a ripartire, anche se non insieme. Non insieme, no. Perché il tecnico dopo la sconfitta storica ha capito che il suo tempo al Boca Juniors come allenatore era terminato. Che il suo ciclo non poteva andare oltre. In Argentina la critica che più è stata mossa al Mellizo Schelotto è stata quella di non essere riuscito a dare un gioco pulito, verticale e rapido ad una rosa eccellente, infarcita di campioni. Ma adesso, secondo l'(ex) allenatore e il presidente Angelici è il momento di voltare pagina in casa Xeneizes. Sono molti i candidati per prendere in mano una delle due squadre più importanti d’Argentina: in pole position ci sono Pekerman (CT della Colombia) e Bauza (allenatore del Rosario Central ed ex CT dell’Argentina). Ma l’allenatore che arriverà sarà un allenatore che troverà sì una squadra TOP, con un settore giovanile che sono promesse importanti e tanti campioni. Ma il nuovo allenatore dovrà construire un nuovo ciclo, confrontandosi con il vecchio. E se è vero che Barros Schelotto ha fallito, è vero anche che il nuovo allenatore dovrà fare meglio del predecessore, che ha vinto ben due campioanti ed è arrivato ad un passo dal sollevare la Libertadores. Non sarà semplice. Ma in Argentina, di semplice, c’è veramente poco.

Luca Matteuzzi