Crash Bandicoot tra passato, presente e futuro!

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Di Redazione Metropolitan

Buonsalve! Oggi recensiremo un gioco della nostra infanzia, ovvero il tanto chiacchierato Crash Bandicoot e della sua traslazione per ogni piattaforma. Vogliamo soprattutto dire la nostra su alcune cose che sono arrivate alla nostra visione; molte cavolate su console war e komblotti!!!1! (?) delle case videoludiche.

Crash o non Crash, questo è il dilemma!

E’ un gioco creato originariamente dalla Naughty Dogs per PS, nato nel ’96, è stato un’icona dell’infanzia di tutti coloro che avevano una PS1 in quel periodo. E’ stato un gioco molto apprezzato dalla critica con oltre 6 milioni di copie vendute e si è classificato all’8° posto nella lista dei videogiochi più venduti di sempre.

La trama, in breve, vede Crash su un’isola dove il malvagio dottor Cortex vuole creare un suo esercito di animali mutanti con le sembianze umanoidi, i così detti “Cortex Commando”. Durante l’esperimento con il marsupiale, le cose non sono andate come nei piani e il nostro protagonista riesce a scappare. Da qui avrà inizio la nostra storia dove dovrà attraversare tre isole e superare 33 livelli e di cui 2 nascosti con lo scopo di salvare la propria amata dalle grinfie di Cortex.

Il sistema di gioco è di tipo Platform, che però all’epoca non aveva portato nessuna novità come gameplay in quanto era peno di titoli con la stessa tipologia ma che comunque ha avuto il successo meritato.

Noi vorremmo parlare della remastered uscita inizialmente per PS4 il 30 giugno 2017, (mentre per tutte le altre piattaforme il 29 giugno 2018), in cui tutti avranno finalmente la possibilità di godere di questo meraviglioso gioco che ha stregato la nostra generazione dei nostalgici.

Girando un po’ sui forum abbiamo notato che ci si lamentava su frivolezze che all’epoca non si dava peso: la qualità visiva e i tanto criticati FPS. Quando ci si giocava per esempio a Toca Race Driver per PS1, a noi sembrava veramente realistico; vedendolo adesso le macchine sembrano dei parallelepipedi su ruote, oppure FIFA ’98, dove i giocatori sembravano kyactus (per chi non lo sapesse, è un nemico a forma appunto di cactus verde della serie Final Fantasy) che correvano. Diverse persone hanno avuto il “coraggio” di paragonare la versione PC con FPS sbloccati e campo visivo ampliato, con quella per PS4/Xbox One lamentando il fatto che su console girasse “male”, ovviamente si è lasciato troppo campo a “ragazzini” che devono dire la loro, comprando un pc da 2000€ e, non riuscendo a sfruttarlo a pieno, credono che paragonare crash su console e su pc abbia un minimo di senso; ricordiamo che il gioco non ha mai fatto leva sulla grafica e che, ovunque lo si giochi, sono sicuro che apprezzeranno il gameplay, come abbiamo apprezzato noi da bambini. Crash è un gioco immortale e sono sicuro che anche a 30 fps (ma anche a 25), ci farà battere il cuore.  Per noi questo è sinonimo di superficialità e che si dia troppo peso alla resa visiva piuttosto che al gameplay; certo è che l’occhio vuole la sua parte al giorno d’oggi dove la risoluzione è 20 volte maggiore rispetto a 25 anni fa però in un platform conta l’oramai ignorato gameplay; un gioco in primis deve far divertire.

Parlando della remastered, dobbiamo dare atto alla Vicarius Visions che ha fatto un ottimo lavoro di trasporto di quel che è una delle migliori serie video ludiche degli ultimi 20 anni. Senza dilungarci troppo (anche perché è stata fatta una recensione nel 2017 quando uscì) questo tipo di porting su altre console e su PC ha fatto si che tutti quanti potessero godere di questa piccola perla opportunamente rimasterizzata, inclusa la Nintendo Switch dove, però, si evince una qualità ridotta dovuto all’hardware limitato.

Per concludere lasciamo qui a fine articolo un video gameplay di 10 minuti sulla versione PC.

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Buona visione ed alla prossima dai MakeAByte!