Latte, le proteste dei pastori di cui si era deciso lo stop al tavolo di confronto tra allevatori ed istituzioni continuano. In Sardegna è giunto anche il vicepremier Matteo Salvini.
Latte, la tregua di tre giorni tra industriali e pastori vacilla. E non ha risparmiato nemmeno il mondo del calcio. Gli allevatori sono esasperati. Nell’oristanese è stata assaltata un’autocisterna e migliaia di litri di latte destinati a un caseificio sono stati gettati in strada. E un allevatore del cagliaritano è salito su un traliccio minacciando di gettarsi nel vuoto. Poi è stato convinto a scendere.
Gli allevatori contro la proposta
Un’assemblea è stata indetta questa mattina a Macomer, nel centro Sardegna, ai cancelli di un’azienda casearia. Al momento, gli allevatori non sembrano orientati ad approvare l’accordo così come formulato al tavolo di filiera: portare il prezzo del latte ovino subito a 72 centesimi al litro, per arrivare nel giro di due mesi a un euro. I pastori dichiarano che 72 centesimi sono pochi. E non ci sono garanzie di ottenere in due mesi quell’euro al litro richiesto.
Matteo Salvini promette una soluzione
Ma il governo non demorde e spera nel prossimo incontro del 21 febbraio a Roma. Lo stesso vicepremier Matteo Salvini, che giovedì scorso aveva convocato il tavolo al Viminale per riuscire a spuntare un’intesa, appare ottimista. Salvini ha annunciato che incontrerà anche oggi i pastori sardi in lotta per il prezzo del latte.
“Stiamo lavorando giorno e notte, le posizioni di pastori e industriali sono più vicine rispetto a qualche giorno fa e continueremo a lavorare fino a trovare una soluzione. Siamo partiti da 60 centesimi. Siamo arrivati a 72, Chiederemo ancora un sforzo ulteriore. L’obiettivo è arrivare a un euro, quando salirà il prezzo del pecorino romano. I pastori stanno protestando civilmente e portano alle mense dei poveri latte e formaggi. E questo è bello“. (Matteo Salvini)
Salvini, soprattutto, chiede che ci sia dialogo e non repressione.
Le indagini
Intanto, le Procure indagano sugli atti di violenza nei giorni della protesta. Aperti diversi fascicoli che riguardano gli assalti alle cisterne. Nel frattempo, i pastori hanno lanciato un ultimatum alle istituzioni: se non si troverà una soluzione in pochi giorni sul prezzo del latte, ci sarà il blocco dei seggi in tutta l’isola per le elezioni regionali previste per domenica 24 febbraio.