Come esprimereste la vostra storia d’amore? E il vostro cuore dilaniato dalla nostalgia? Ecco dieci parole d’amore che in italiano non esistono, ma che identificano una sensazione comune a tutto il globo.
Siamo alla fine dell’estate, ai saluti alle città nuove appena scoperte e una carrellata di “addio ai monti” stile manzoniano col volto sul finestrino, tornando dalla località balneare che ha consumato questo Agosto sempre troppo breve. E come ogni Addio ai Monti, senza un Renzo e Lucia a struggersi sarebbe solo un mucchio di parole prive di senso.
L’amore è il motore della letteratura e – perchè no – di molte estati.
Le cotte estive sono spesso esperienze tanto superficiali quanto intense, dettate principalmente dalla voglia di emozioni che il luogo trascina – dal vino, dal sole, dal caldo, dagli ormoni!
Ma anche chi non ha sperimentato questo fuoco fatuo estivo ha sicuramente ricordo di questa emozione. Della cotta, sì, ma se vogliamo proprio esagerare: l’amore!
Che sia cotta o qualcosa di più, i sintomi non differiscono molto
Ci siamo trovati tutti con quel groviglio nello stomaco, gli occhi magneticamente attratti da ogni mossa dell’altro, e – ultimo ma non per importanza – la gola ingarbugliata in un nodo saldo come una quercia millenaria.
Emozioni – ma anche sensazioni semplici: odori, guardi, sorrisi – che proprio non si riesce a verbalizzare, che ti restano lì, sulla soglia della gola.
Perchè sembra banale ma le emozioni non nascono per essere verabalizzate: e quindi talvolta sono così ingombranti che te ne resti lì, soffocato, con la lingua che ti pizzica e la tachicardia che potrebbe ucciderti.
E qui su MMI ho deciso, scherzosamente, di essere “l’azzeccagarbugli” di questa matassa di parole:
Ogni giorno proviamo una quantità di emozioni diverse e disparate, che si collegano e si susseguono, ma che il nostro vocabolario non può sempre esprimere. Infatti non è sempre facile trovare le parole per spiegare ogni fermento che avviene dentro di noi.
Così, per continuare il tema Manzoniano vi propongo un topic estivo insormontabile: l’amore.
Oggi vi propongo dieci parole d’amore che in italiano non esistono, parole provenienti da tutto il mondo, parole che identificano una sensazione, un gesto o uno stato d’animo che conosciamo tutti ma che non riusciamo a definire.
Kilig (Tagalog, una lingua delle Filippine)
La vertigine che si prova quando si incontra la persona per cui si ha una cotta.
Retrouvailles (Francese)
La gioia che si prova quando si incontra una persona amata dopo una lunga separazione.
Cwtch (Gallese)
L’abbraccio in cui ci sentiamo protetti, il posto sicuro che ci dà la persona che ci ama, un posto che conferisce una sicurezza che solo quelle braccia sanno dare.
Flechazo (Spagnolo)
Il colpo di fulmine, l’amore a prima vista.
Cafuné (Portoghese)
Il gesto di passare le dita tra i capelli della persona amata.
Cheiro no cangote (Portoghese)
Il gesto di strofinare la punta del naso sul collo della persona amata.
Geborgenheit (Tedesco)
La sensazione di sicurezza che si prova stando insieme alle persone a cui si vuole bene.
Merak (Serbo)
La sensazione di unità e armonia con l’universo che deriva dai piaceri più semplici.
Iktsuarpok (Inuit)
La sensazione di attesa prima di incontrare qualcuno.
Koi no yokan (Giapponese)
Incontrare qualcuno e sapere di essere destinati ad innamorarsi a vicenda.
Se questo articolo non ti ha minimamente aiutato o fatto sentire meglio sulle tue pene d’amore non crucciarti!
Questa lista è un velato suggerimento ai più timidi, per poter esprimere quello che provano con la “protezione” di una lingua diversa e di un concetto intraducibile.
Insomma, innamorati, infatuati – o semplicemente inguaribili romantici – del web: fatevi coraggio, ed esprimete questi dannati sentimenti.
Buona fine dell’estate!
RAE MARY
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Buon amore a tutti!
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