Eutanasia e suicidio medicalmente assistito: parla il Comitato di Bioetica

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Di Stefano Delle Cave

Il Comitato di Bioetica ha espresso un parere sul suicidio medicalmente assistito differenziandolo dall’eutanasia. Manca ancora nel nostro ordinamento una dottrina specifica per entrambi. Eppure da Piergiorgio Welby a Dj Fabo molti sono i casi che hanno acceso il dibattito

Il parere del Comitato di Bioetica

Il Comitato di Bioetica ha voluto rilasciare un suo parere sul suicidio medicalmente assistito e sull’eutanasia, per “fornire elementi di riflessione a servizio delle scelte di una società che intenda affrontare una questione, come quella dell’aiuto al suicidio, che presenta una serie di problemi e di interrogativi a cui non è semplice dare una risposta univoca”.

Secondo il Comitato di Bioetica si tratta di due cose differenti. Il suicidio medicalmente assistito è il caso in cui è “l’interessato che compie l’ultimo atto che provoca la sua morte, atto reso possibile grazie alla determinante collaborazione di un terzo, che può anche essere un medico”. L’eutanasia invece è l’atto di “anticipare la morte su richiesta al fine di togliere la sofferenza”.

le riflessioni del comitato di Bioetica

Oltre a fare differenza tra suicidio medicalmente assistito e eutanasia, il Comitato di Bioetica ha posto l’accento su un problema dell’ordinamento giuridico del nostro paese perché “è assente una disciplina specifica delle due pratiche” che vengono trattate come” aspetti delle figure generali dei delitti contro la vita”.

Il Comitato di Bioetica ha espresso un parere su eutanasia e suicidio assistito differenziando le due cose.
Il suicidio assistito, immagine tratta da termometropolitico.it

I casi eclatanti in Italia

Eppure tanti sono i casi eclatanti di confine tra suicidio medicalmente assistito ed eutanasia accaduti nel nostro paese. Basti pensare a al caso di Piergiorgio Welby che, affetto da tempo da distrofia muscolare, decise nel 2006 volontariamente, aiutato dal suo medico di morire nonostante la respinta delle sue richieste di fine vita al tribunale di Roma.

Non si può poi non parlare del caso del grande dibattito del caso di Eluana Englaro a cui il padre Beppino ha tolto la vita perché in stato vegetativo da 17 anni, su espressa richiesta della figlia qualora si fosse trovata in quelle condizioni.

Il Comitato di Bioetica ha espresso un parere su eutanasia e suicidio assistito differenziando le due cose.
Englaro, Dj Fabo e Welby, immagine tratta da today.it

Non da meno è stato il caso di Dj Fabo, che cieco e tetraplegico, ha deciso di andare in Svizzera a porre fine alla sua vita.” E’scandaloso che i parlamentari non avessero il coraggio di prendere la situazione in mano per tanti cittadini che vivono come me”, aveva detto Dj Fabo a proposito del nostro governo.

Un provvedimento normativo è arrivato con la legge del Biotestamento con cui è possibile rifiutare con disposizione anticipata i trattamenti medici, ponendo fine alla malattia. Ancora non esiste nulla sul suicidio medicalmente assistito, distinto da eutanasia e testamento bioetico, su cui il Comitato di Bioetica, ha deciso di fare chiarezza esprimendo un suo parere.