MotoGP Gara GP Argentina 2019: Marquez trionfa da vincitore assoluto, mentre i tifosi del Dottore lo vedono nuovamente sul podio dopo una lunga assenza.
MotoGP Gara GP Argentina 2019 – Quella fionda di Marc Marquez
Marc Marquez parte a fionda e si trova in testa alla corsa dopo la prima curva, inseguito da Andrea Dovizioso, Jack Miller e le due Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Subito Miller viene scavalcato dai due piloti della casa giapponese. Rossi sorpassa Dovizioso ma la bagarre si incendia, col motore Ducati di Dovizioso che lo svernicia sul rettilineo. Vinales scivola indietro dopo una serie di vari sorpassi, come se avesse perso la concetrazione. Marquez nel mentre prende vantaggio dagli altri e gira in 1.39.426.
Jump Start per Cal Crutchlow (che agli occhi umani, ad onor del vero, non si vede), costretto quindi ad un ride through: un bel giretto ai box, che lo spedisce dritto in ventiduesima posizione. Valentino, dopo essere stato superato anche da Morbidelli, lo svernicia con un sorpasso pulito. Commenterà poi che è stato bello fare bagarre con il suo compagno di battaglie al Ranch.
MotoGP Gara GP Argentina 2019 – Quel duo Rossi rossa che lascia senza fiato
Se Marquez prende il largo, Jorge Lorenzo naviga in diciannovesima posizione. Rossi ritorna in terza posizione, con Marquez sempre più lontano a quattro secondi abbondanti e Cal Crutchlow che rientra ai box per scontare la penalità.
Doppio sorpasso per la Yamaha, con Rossi che passa Dovizioso, mentre dietro Morbidelli lo imita superando Milller. Petrucci – compagno di squadra di Andrea, risale la classifica e si trova con Miller e Morbidelli a far sportellate. Il Dottore che sembra avere un buon feeling sulla sua Yamaha ma non riesce a fare i tempi di Marquez ed è limitato dalla potenza del motore, molto inferiore rispetto a quella della Ducati. Vinales arranca in settima posizione, cercando di rimanere attaccato ai primi. Continuano i sorpassi tra Valentino e Andrea: i due piloti si studiano, cercando di vedere i rispettivi punti deboli sulla pista e dando un po’ di respiro alle gomme. E mentre Petrucci e Morbidelli lottano per la quarta posizione, Karel Abraham cade ed è costretto al ritiro.
MotoGP Gara GP Argentina 2019 – Finale col botto!
Dovizioso sembra fare il solito gioco: quando si accorge di non riuscire ad andare via, rimane costante con un ritmo tranquillo, per dare poi alla fine lo strappo finale. Vinales arranca in nona posizione alle prese con Nakagami, mentre Tito Rabat scivola alla fine del rettilineo a dieci giri dalla fine. Nella battaglia per il sesto posto si inserisce anche Alex Rins, insieme a Morbidelli e Miller: quella che compongono sembra una danza tanto elegante quanto pericolosa.
Il buon Petrux tenta di ricucire il gap con l’altra rossa e Rossi, nel tentativo di conquistare un posto sul podio. Mancano sette giri, di Marquez nemmeno l’ombra: ormai è troppo lontano anche per le telecamere per essere ripreso. A cinque giri dalla fine ancora non è chiaro chi salirà sul podio: all’inseguimento dei gradini rimanenti infatti si accoda anche Alex Rins, direttamente dietro gli scarichi di Danilo.
Quando mancano tre giri alla fine il serpentone sembra allungarsi, con Valentino e Andrea che prendono il largo rispetto agli altri. Dietro, è lotta aperta per la medaglia di bronzo. Ultimo giro, situazione invariata: Dovizioso davanti, Rossi incollato. Poche sono le chances per passare Andrea, sempre vigile e con la contromossa che spiazza ogni volta. Ma alla curva sette, Rossi passa Dovizioso, nell’attacco che gli porterà il secondo posto. Patatrac per la parte restante della Yamaha: a terra Vinales e Morbidelli, per un errore del pilota più giovane durante un tentativo di sorpasso. Finale amaro quindi per i due piloti, che avevano cercato fino all’ultimo di portare a casa più punti possibile.
MotoGP Gara GP Argentina 2019 – Gioie e dolori a Termas de Rio Hondo
Non c’è storia con Marc Marquez. Parte stratosferico, arriva spaziale. Veloce come la luce, non è mai inquadrato dalle telecamere. Proprio come il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, che naviga nelle retrovie e si arena al quattordicesimo posto. Se da una parte quindi la vittoria esalta la Honda, qualche naturale perplessità fa capolino per il maiorchino.
Ducati che mostra grinta e strategia fino alla fine, con entrambi i piloti ufficiali presenti nelle posizioni che contano, ma con un inevitabile gap rispetto a Marquez. Gap che anche le Yamaha soffrono, con la differenza che, mentre Valentino rimane davanti e cerca di lottare per il podio fino a conquistare la seconda posizione, Vinales appare un po’ acciaccato, come se non trovasse il giusto feeling con la moto. Oltre il danno, la beffa: nel tentativo di conquistare una posizione migliore, lui e Morbidelli si toccano e cadono miseramente.