Il Chievo Verona cambia pelle per riprendersi la A

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Di Redazione Metropolitan

Dopo ben undici stagioni consecutive nella massima serie nazionale il Chievo Verona torna a disputare il campionato cadetto di Serie B. Il nuovo mister, Michele Marcolini, potrà contare su una rosa insolitamente giovane per la tradizione del club clivense.

Sono passati ben 11 anni da quando il Chievo Verona ha giocato per l’ultima volta in Serie B: era la stagione 2007/08, quando il club di Campedelli finì il campionato in prima posizione, ottenendo quello che è, fino ad ora, il trofeo più importante conquistato in tutta la propria storia. Tra i protagonisti di quella cavalcata c’era anche Michele Marcolini, che grazie alle sue 7 reti diede un prezioso aiuto alla causa gialloblu. Quest’anno Marcolini sarà ancora col Chievo, ancora in B, ma in un’altra veste, quella di mister.

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Il tecnico ligure nell’ultima stagione ha allenato l’Albinoleffe in Lega Pro.
Photo credit: Enrico Locci

Prime indicazioni

Il decimo campionato di Serie B della storia del Chievo Verona inizierà domenica 25 agosto, con la difficile trasferta di Perugia: alla prima giornata si rischia di assistere subito ad un match fondamentale, tra due squadre che con molta probabilità lotteranno per la promozione in A. La stagione dei clivensi è già cominciata: sono due le partite ufficiali disputate, ovvero quelle di Coppa Italia con il Ravenna, nel secondo turno, e col Cagliari nel terzo. Con gli emiliani il Chievo si è imposto ai calci di rigore dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, mentre contro i sardi il gol di Pucciarelli non è bastato per evitare la sconfitta per 2-1, che ha estromesso anzitempo il club dalla competizione.

Da queste prime due partite si è già intravisto lo scheletro della formazione titolare di mister Marcolini. Un 4-3-1-2 compatto, in cui le chiavi del gioco saranno affidate a Pucciarelli, trequartista alle spalle delle due punte e contemporaneamente collante col centrocampo. A difendere la porta sarà Semper, che davanti a sé vedrà agire Bertagnoli, Rigione, Leverbe e Brivio. Al contrario a centrocampo Marcolini ha molta scelta e poche certezze, e questo lo dimostra l’utilizzo di cinque diversi giocatori per tre ruoli, ma la sensazione è che Esposito avrà sempre una maglia assicurata. A completare la squadra il duo offensivo composto da Meggiorini e Stepinski.

Molte cessioni e qualche scommessa per abbassare l’età media

In questa sessione di mercato il Chievo si è mosso molto in uscita con l’obiettivo di svecchiare la rosa. Di fatti l’età media è drasticamente scesa a 25,0 anni. A salutare sono stati lo storico capitano Sergio Pellissier, ora direttore sportivo del club, e Stefano Sorrentino, svincolato così come Andreolli. Schelotto e Piazòn hanno fatto ritorno ai loro club di appartenenza dopo la fine del prestito, proprio come Rossettini e Dioussé. De Paoli e Léris sono passati alla Samp per un totale di 7 milioni; Jaroszynki al Genoa per 4 e Bani al Bologna per 2,5. Venduti anche Valjent, Kyine e Cacciatore. Tomovic lascerà il club, mentre sul baby fenomeno Emanuel Vignato c’è il forte pressing del Bayern Monaco.

Sul fronte entrate Pellissier ed il suo staff hanno lavorato con uno sguardo al futuro, dando molto spazio ai giovani e senza eccedere nelle spese. In primis vanno sottolineate le promozioni dalla primavera di Bertagnoli, Pina Nunes e Karamoko, tutti e tre già utilizzati in Coppa Italia. Molto attivo il filo con la Sampdoria, da cui sono arrivati Leverbe ed Ivan. Brivio e Cotali sono stati presi a zero, Garritano è tornato dal prestito al Cosenza e Ceter ha raggiunto Verona in prestito. L’unica grande spesa della dirigenza riguarda Pucciarelli, preso dall’Empoli per 3,5 milioni di euro. Per completare la rosa mancherebbero un centrocampista, un centrale ed un terzino, ruolo per il quale si fanno i nomi di Colley e Gazzola, in uscita dalle proprie squadre.