Se l’Alabama proibisce l’aborto

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Di Redazione Metropolitan

Negli Stati Uniti della Bible Belt un grosso passo indietro del sociale.

Manifestazione a favore dell'abolizione dell'aborto
Manifestazione a favore dell’abolizione dell‘aborto negli Stati Uniti

L’Alabama proibisce l’aborto. Dopo l’approvazione avvenuta alla Camera lo scorso mese, anche il Senato, a maggioranza repubblicana, si è schierato a favore del provvedimento che lo vieta di fatto in qualsiasi situazione. Unica eccezione si avrà qualora la gravidanza metta a rischio la vita della donna.
La posizione è molto decisa, soprattutto in virtù dell’impossibilità di abortire (pena per il medico operante a salire fino ai 99 anni di carcere) anche qualora la gravidanza sia avvenuta a seguito di uno stupro. Sebbene la Governatrice dell’Alabama debba ancora firmare la Legge, date le sue posizioni molto rigide sull’aborto si può considerare l’apposizione del timbro una semplice formalità. Con la decisione con cui il Parlamento dell’Alabama proibisce l’aborto, nasce un’aperta sfida alla sentenza della Corte Suprema che di fatto, nel 1973, lo legalizzò in tutta la Federazione.

Una scelta per gli elettori?

L’Alabama a dire la verità però non è nuova a scelte legislative che rispondono alla pancia più prettamente religiosa della popolazione. Basti ricordare l’acceso dibattito dei primi anni 2000, riguardante l’affiancamento dell’insegnamento nelle scuole della Teoria del Creazionismo a quella dell’Evoluzionismo. Una volontà di una buonissima parte della popolazione che, in Politica, equivale a potenziali voti guadagnati.

Ma chi rischia?

Simbolica è stata anche la scelta di punire pesantemente i medici che effettuano l’operazione, per scongiurare la possibilità di consiglio nelle situazioni al limite tra legale ed illegale (sebbene la percentuale di medici tutt’ora obiettori di coscienza sull’aborto nello Stato americano sia superiore alla media federale). La mossa contiene in sé dei significati. In primo luogo, indicare il medico come colpevole dimostra come l’intento (almeno apparente) sia di punire coloro che inducono in tentazione. Sostanzialmente, un meccanismo di salvaguardia della società. A seguire, è additata la donna che, nonostante la gravidanza sia per esempio conseguenza di uno stupro, mette la propria vita davanti a quella del feto. Condanna chiaramente in linea con ideologie religiose ancora non completamente al passo con i tempi. Usando una metafora, l’idea è di punire Eva ed il serpente, lasciando Adamo incolume.

Fede o Scienza, il grande dibattito americano

Questa decisione del Parlamento dell’Alabama riguardo all’aborto riapre quindi una ferita che da anni spacca gli Stati Uniti. Causa del problema è la contrapposizione del Progresso con la Fede Cristiana, presente negli Americani sin dalla loro nascita. Quasi nessun politico nella storia americana è riuscito a farsi largo senza prendere una netta posizione sulla scala di priorità. Mettere prima la Fede o mettere prima la Scienza e il progresso del Sociale come scelta principale alla base della propria carriera. Ancora di più negli Stati simbolo della cultura cristiana del Paese, ossia il blocco centrale, bunker elettorale del Partito Repubblicano.