Just Push Play – Christmas Game Party [Report & Photogallery Pt 1]

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Di Redazione Metropolitan

Si è svolto domenica 16 dicembre il Just Push Play – Christmas Game Party, organizzato dalla nostra webzine, Metropolitan Magazine Italia. Dalla tarda mattina a sera, fotografi, gli stand del mercatino natalizio, i laboratori per bambini, i tornei di giochi da tavolo, i videogames, il campetto creato dal Mammuth Hockey e la monoposto della Scuderia Tor Vergata hanno invaso il cortile esterno e le aree interne dell’Ex Dogana!

Just Push Play. Uno striscione nero sul  muro del cortile del Condominio San Lorenzo, indica l’area dell’Ex Dogana, dalla quale si dilunga il Mercatino Natalizio. Abiti vintage, articoli di natalizi, gioielli ed oggettistica varia hanno occupato i gazebo del cortile esterno, tra i ragazzi di Scienza Divertente, insieme al campetto creato dai nostri partner del Mammuth Hockey ed alla monoposto della Scuderia Tor Vergata. Presenze queste, che hanno attirato l’attenzione dei curiosi grandi e piccini. Per una giornata dedicata all’Arte Del Gioco.

Just Push Play ©Giusy Chiumenti

Scienza Divertente ha aperto la giornata con le attività dedicate ai bambini: simpatici laboratori scientifici in cui i bambini (e anche i genitori che li accompagnavano) si sono divertiti a creare un’eruzione vulcanica, a gonfiare un palloncino senza soffiarci dentro, a fare lo slime, a costruire una pila elettrica con limone e cola. Intorno all’ora di pranzo, gli “scienziati” hanno messo in scena uno spettacolo scientifico sorprendente con ghiaccio che prende fuoco, palloncini che entrano in gran numero in un secchio e colonne di fumo “scientifico” che investono gli spettatori.

Just Push Play ©Giusy Chiumenti

Chi meglio dei nostri elefantini dell’hockey conosce a menadito la frase “Arte del Gioco” ? Come mai questa affermazione? È presto detto: i Mammuth, dalla mattina al pomeriggio inoltrato, sono stati protagonisti di una partita “infinita” che ha coinvolto bambini ed adulti. Dopo aver montato una pista da hockey che terminava con una porta regolamentare, i simpatici giocatori hanno insegnato qualche trucchetto del mestiere ai presenti: tenere la mazza, la corretta postura, la tecnica di tiro del disco e gli stratagemmi per beffare il portiere avversario sono diventate le tematiche calde del cortile dell’Ex Dogana. Consigli, risate, divertimento e sano movimento: ragazzini e adulti sono stati introdotti in uno dei giochi meno conosciuti in Italia. Tanto lo stupore, soprattutto per i partecipanti che, curiosamente, si sono appassionati alla disciplina subissando di domande Lorenzo Pieralli, portiere e presidente dei Mammuth Hockey Roma. Anche noi, però, vogliamo sentirci dei bambini “impiccioni”: abbiamo posto delle domande al buon Lorenzo sul mondo dell’hockey e sulle sensazioni che l’evento gli ha regalato. Ecco l’intervista in esclusiva al presidente dei Mammuth:

Lorenzo, questo evento è riuscito a calarvi in una realtà diversa da quella che conoscete generalmente. Siete abituati ai tifosi, oggi c’erano curiosi di ogni età che vi hanno fatto compagnia: cosa avete provato nel relazionarvi col pubblico in un modo diverso?
“Decisamente un’atmosfera diversa da quella del campionato e delle competizioni, ma altrettanto emozionante per noi. Lo sport è prima di tutto divertimento e passione e trovarsi a diretto contatto con le persone è fantastico. In queste situazioni si instaura un’empatia con chi si avvicina per curiosare o provare che ti riempie di gioia.”

©Giusy Chiumenti

Ti aspettavi questo successo? Siete riusciti a calamitare l’attenzione di tantissime persone, soprattutto i bambini. Come ci si sente?
“Questo genere di eventi aiutano tantissimo le attività come le nostre a farsi conoscere sul territorio, soprattutto in una città come Roma che per la sua estensione rischia di nasconderti. I bambini, ogni qual volta vedono giocare ad Hockey, ne vengono immediatamente attratti e domenica non è stato da meno. Per coinvolgerli però non basta farli giocare, ma giocare con loro e divertirsi. Infatti se non siamo i primi noi a credere in ciò che facciamo, difficilmente lo faranno gli altri. Il risultato però è stato fantastico, i bambini non ci hanno mollato un attimo e ci hanno mandato a casa stanchi ma pieno di felicità.”

È più difficile fare il presidente oppure il maestro ai bambini?
Questa è una bella domanda. Ti dico subito che sono due cose nettamente diverse, ma che hanno entrambe grandi responsabilità. Gestire una società comporta tanto impegno, ti assorbe sette giorni su sette e bisogna stare dietro a tantissime cose rapportandosi con la Federazione, i comitati regionali ed i propri atleti.  Allenare bambini è una grande responsabilità perché si ha in mano la formazione di un giovane che va seguito e consigliato. Lo sport a livello infantile ti regala tantissime emozioni, ma comporta anche la responsabilità di far crescere un bambino in un ambiente sano e corretto.”

All’Ex Dogana abbiamo lanciato un bel segnale: anche uno sport meno conosciuto come l’hockey inline può avere successo! Che futuro ti aspetti per questa disciplina? Quali sono gli obiettivi dei Mammuth a livello sportivo e societario?
Direi proprio di sì e ringrazio tutti per l’opportunità che ci è stata data. L’hockey è uno sport che piace e ne è la dimostrazione in tante nazioni in cui il movimento è molto ampio e radicato, anche in Europa a differenza di quanto si possa immaginare. In Italia sta prendendo piede, ma giustamente più al nord per una questione di tradizione e impianti. Da noi fatica, ma andiamo avanti per la nostra strada perché ci crediamo fortemente. La dimostrazione, come hai fatto giustamente notare tu, è che nonostante sia poco conosciuto dalle nostre parti non appena si ha la possibilità di vederlo e/o provarlo riscuote grande successo. È uno sport che ha grandi potenzialità e bisogna solo dargli tempo, noi vogliamo continuare a lavorare ed essere presenti su Roma e rappresentarla in Italia. Una città come la nostra merita una squadra e noi vogliamo essere quella squadra.”

Noi possiamo soltanto aggiungere: grazie Lorenzo e…forza Mammuth!

©Giusy Chiumenti

Gioco. Parola chiave del Just Push Play, che ha aperto le porte anche ad un’esposizione fotografica ad hoc, nella quale hanno partecipato (nomi ph li inserisco successivamente)

Le loro istantanee di musica , danza ed urban style hanno fatto vivere le grandi pareti gialle e grigie dell’Ex Dogana

Just Push Play – l’expo di Debora Tofanacchio ©Giusy Chiumenti

Kate, la monoposto STV 5.0 della Scuderia Tor Vergata (nostro partner), ha incantato i curiosi che sono accorsi a vedere questo gioiellino di meccanica montato sul posto dagli ingegneri, immortalando sui social il suo rombo che ha echeggiato nel cortile esterno.

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Kate la monoposto della Scuderia Tor Vergata, Just Push Play ©Giusy Chiumenti

La Scuderia Tor Vergata, ha raggiunto diversi traguardi nella sua carriera: è al quinto posto come team italiano ed al 116° posto nel ranking mondiale, due piazzamenti di tutto rispetto per un team tutto mondiale, che di recentemente ha vinto il premio come vettura dal miglior design durante il memorial “Trofeo Luigi Mangialardi”. E’ un onore inoltre, per noi di Metropolitan Magazine Italia essere parte della scuderia, guadagnandoci un piccolo posto sulla livrea della bellissima Kate! Ora vi lasciamo alla visione dell’intervista fatta da Simone Cervelli ai nostri ospiti. Rimanete sintonizzati sui nostri canali dedicati ai motori, per ricevere sempre più notizie sulle avventure del nostro team preferito di Formula Sae!

https://youtu.be/iH8ziwFV08I

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Live Report: Nicky Abrami, Andrea Mari, Raffaello Caruso, Loredana Lombardi

Photo: © Giusy Chiumenti
                Debora Tofanacchio
                Andrea Stevoli
                Gabos Photography
                Pasquale Colosimo
                JolaTafaj
                Cosimo Trimboli
                Andrea Cavallini
                Simone Cerafani
                Lorenzo Caramelli