Kyle Johnson contro Ezekiel Elliott

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Di Redazione Metropolitan

L’NFL ha deciso di non punire Ezekiel Elliott per i fatti accaduti a Las Vegas lo scorso maggio, ma le polemiche non si sono di certo placate.

Ezekiel Elliott, lo scorso maggio, si rese protagonista di un fatto increscioso a Las Vegas, durante l’Electric Daisy Carnival.

TMZ.com pubblicò un video nel quale si vedeva il running back dei Cowboys intento a discutere con una ragazza (secondo il sito la sua fidanzata).

La ragazza pare volersi allontanare dal running back, mentre lui la segue. Ad un certo punto, Elliott ha una conversazione con un membro della sicurezza dell’evento dicendogli: “Hai qualcosa da dire?“. Successivamente, il running back lo spinge contro una barriera utilizzando il proprio corpo.

Il giocatore è stato poi immediatamente fermato dalle autorità.

L’addetto alla sicurezza che ha avuto la discussione con Elliott è il diciannovenne Kyle Johnson, il quale decise di non denunciare il running back.

Ma dopo aver saputo che l’NFL ha deciso di non punire Elliott, ha rilasciato un’intervista a Enzo Marino di Fox5.
Il diciannovenne, infatti, non è per niente d’accordo con quanto deciso dalla federazione ed ha sporto denuncia dichiarando: “L’NFL ha praticamente detto ‘È tutto ok. Puoi andare a Las Vegas e spingere le persone sulle recinzioni’“.

Elliott ha voluto scusarsi pubblicamente, ma anche questo è sembrato a Johnson un gesto forzato. “Essendo un personaggio pubblico è stato costretto a farlo, ma non è detto che voleva farlo“.

Sabato i legali di Elliott hanno assicurato ad NFL Network la massima collaborazione con le autorità di Las Vegas.

Roger Goodell ha avuto un incontro con il running back all’inizio del mese e, successivamente, la lega ha scelto di non punirlo.

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Foto in copertina: Patrick Semansky/AP