La fattoria degli animali: la “rivoluzione” della Motion Capture

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Di Redazione Metropolitan

“Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri.” La frase di George Orwell racchiude in poche parole tutta la letteratura politica del novecento.

Gli animali come metafora del proletariato, i maiali a simboleggiare il Partito unico, la rivoluzione tradita che si manifesta in tutta la sua terribile verità. La fattoria degli animali è un capolavoro senza tempo, una favola che porta a galla tutta l’oscurità che c’è in fondo all’animo umano.

Netflix acquista i diritti per realizzare un film tratto dall’opera di Orwell. Il lungometraggio sarà realizzato interamente con la tecnica della motion capture e a dirigere il tutto ci sarà Andy Serkis, esiste al mondo persona più adatta per questo incarico? Serkis, grazie a questo miracolo dell’innovazione, ha prestato le sembianze ad animali parlanti e strane creature ( Cesare de Il pianeta delle scimmie ma anche Gollum e persino il leader supremo Snoke in Star Wars – il risveglio della forza) e si è potuto cimentare con la regia del film Mowgli, anche questo quasi interamente in motion capture.

Andy Serkis sul set de Il pianeta delle scimmie

Il film sfortunatamente non verrà distribuito nelle sale ma sarà egualmente interessante vedere come verranno rappresentati i protagonisti del racconto. Napoleone, Palla di neve, Gondrano, Berta e tutti gli alti avranno dei tratti incredibilmente umani e questo non può che far bene alla pellicola, considerando che ciascuno rappresenta un preciso personaggio storico. Poche sono le certezze fino ad ora, ma certo è che Serkis si ritaglierà un ruolo importante all’interno del cast, in attesa di individuare gli altri interpreti.

Unico problema? I tempi di attesa paiono ancora lunghi, non resta che mettersi comodi e aspettare, il progetto promette bene.

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