C’era una volta la pecora Dolly

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Di Redazione Metropolitan

Corre oggi l’anniversario della nascita di un animale che, alla fine degli anni ’90 genero’ opinioni contrastanti tra opinione pubblica ed addetti ai lavori. Il caso della pecora Dolly, figlia di un esperimento di clonazione, sollevo’ moltissime critiche di carattere etico.

Dolly nasceva il 5 luglio 1996 all’Università di Edinburgo. Fu il primo caso di clonazione di un mammifero a partire da una cellula somatica (ovvero una cellula del corpo e non della linea germinale).

la pecora Dolly
la pecora Dolly (Photo Credit: Wikimedia)

Pecora Dolly: come?

Dolly fu prodotta utilizzando la tecnica chiamata somatic cell nuclear transfer (SCNT), una tecnica che consiste nel trasferire il nucleo di una cellula somatica in una cellula uovo di un donatore prima di impiantarlo nell’utero della madre donatrice.

La tecnica di per se non e` concettualmente complessa, tuttavia prima del successo di Dolly i ricercatori avevano provato a utilizzare la medesima tecnica sulle rane e sui topi senza risultati soddisfacenti. A seguito della presentazione della pecora Dolly al mondo nel 1997, in molti pensarono subito alla clonazione umana. Parliamoci chiaro: non esiste nessuna motivazione pratica per clonare esseri umani.

la pecora dolly nella teca in cui e' situato il suo corpo oggi
Dopo la morte, nel 2004, la pecora Dolly fu situata in una teca, ad imperitura memoria (Photo Credits: Flickr)

Perche’ questo esperimento?

Chiaramente le cose non sono semplici come sembrano, e questo esperimento serviva per testare la tecnica del SCNT da utilizzarsi per la produzione di tessuti per la medicina rigenerativa, ovvero a produrre “pezzi di ricambio” per le persone partendo dalle loro stesse cellule somatiche.

Un caso meno unico di quanto si pensi

Dopo Dolly l’uomo ha clonato molti animali utilizzando la stessa tecnica. Tra gli ultimi, altro esperimento estremamente controverso”, troviamo i due macachi (primati come noi e quindi con implicazioni etiche sicuramente piu’ importanti, almeno da parte dei detrattori di questa branca della scienza) clonati dall’Accademia delle Scienze Cinese.

Matteo Bonas