Lazio, un film già visto troppe volte!

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Di Redazione Metropolitan

Zero stupore, solo rassegnazione: questa è la reazione che va per la maggiore tra la tifoseria biancoceleste dopo la “Waterloo” casalinga della Lazio contro l’Atalanta, che ha visto per protagonista un Wallace particolarmente ispirato in negativo. Ennesima occasione fallita, ennesimo scontro diretto gettato alle ortiche, che regala una bella volata ad una diretta concorrente nella conquista di un obiettivo da ormai troppi anni annunciato e poi, puntualmente, sfumato.

L’ennesimo “regalo” agli avversari

Sembra ormai essere diventata una specialità della Lazio e degli uomini di Inzaghi quella di “aiutare” i propri avversari nel momento decisivo del campionato con prestazioni impalpabili  ed errori, fatali, dei singoli: chi può dimenticare l’ultima giornata della scorsa stagione, la “gentile concessione” del quarto posto all’Inter all’Olimpico, proprio sulla linea del traguardo Champions?

L’allenatore Simone Inzaghi (PHOTO CREDITS: Marco Rosi/LaPresse)

Le illusioni dopo Milan e Samp…

Già dopo la sconfitta casalinga con il Chievo si era capito che per la Lazio l’obiettivo Champions era sfumato e che non si sarebbero ripresentate altre “seconde possibilità”, tuttavia lo stop di quasi tutte le dirette avversarie in quella giornata lasciava ancora una piccola fiammella accesa, per lo meno sul piano della matematica. La bella vittoria per la finale di Coppa Italia a San Siro contro il Milan e la successiva vittoria in Serie A contro la Sampdoria in trasferta, poi, avevano riacceso un po’ di entusiasmo nella piazza che faceva ben sperare in un “miracolo” in salsa biancoceleste.

I festeggiamenti dei biancocelesti dopo la vittoria con il Milan (PHOTO CREDITSS: notizieaudaci.it)

E la fine dei sogni della Lazio

Adesso il sipario si è chiuso veramente ed è tempo di fare i conti con la realtà: con questa sconfitta senza appello la Lazio è scivolata a -7 proprio dall’Atalanta di Gasperini che continua a sognare ad occhi aperti quando mancano tre giornate alla fine di questo stagione 2018-2019. Il rammarico più grande, in questa sconfitta assurda, è stato constatare che tra le due squadre c’è stato un divario tecnico evidente: inutile girarci intorno, la Lazio è una squadra inferiore all’Atalanta in questo momento! Basti vedere tutta la partita dei bergamaschi, capaci pure di reagire immediatamente al vantaggio fulmineo biancoceleste firmato da Parolo e di prendere in mano il pallino del gioco. A parti invertite, probabilmente per la Lazio lo svantaggio a freddo sarebbe stato letale…

Stessi errori di sempre

Altro dato di fatto è che la Lazio continua, imperterrita, a proporre gli stessi errori di sempre, che non riesce evidentemente ad affrontare a dovere: continua a crollare nei secondi tempi, a sprecare sotto porta e ad essere punita dai suoi stessi uomini, con degli “orrori” difensivi non più giustificabili!!!

Il difensore Fortuna Wallace (PHOTO CREDITS: Ansa/Riccardo Antimiani)

Wallace titolare: perché?

A proposito, una domanda sorge spontanea per Inzaghi: perché, in una partita così delicata, ha preferito puntare su Wallace? Perché puntare proprio sul difensore più criticato dai tifosi per i suoi errori? Perché aver lasciato in panchina Luiz Felipe che, insieme ad Acerbi, è stato fin qui tra i difensori della Lazio più costanti e affidabili? Inzaghi nel dopopartita ha detto che «Wallace in settimana ha lavorato molto bene. Lo difenderò sempre, come difendo tutti i miei giocatori. Se si allena bene merita di giocare come gli altri». Giustissimo che un allenatore difenda i suoi giocatori e questo fa onore al mister, ma francamente la risposta data lascia perplessi ed è insoddisfacente! Forse altri giocatori si allenano meno bene? Perché, allora, non dare la stessa opportunità ad altri giocatori che in settimana danno il massimo di sé?

Lazio, una stagione di rimpianti

Di questo campionato di Serie A, purtroppo, sembra che rimarranno soltanto i rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato: con una vittoria sull’Atalanta, la Lazio si sarebbe portata ad un solo punto dai bergamaschi e dalla Roma che, smentendo da sola le assurde e inutili allusioni del tecnico Ranieri su possibili “scansamenti”, non è andata oltre il pareggio contro il Genoa, salvata da Mirante che ha parato allo scadere un rigore al genoano Sanabria. Invece tocca dire addio al sogno Champions e persino il piazzamento in Europa League rischia pericolosamente di allontanarsi, specie in caso di vittoria del Milan contro il Bologna.

La Coppa Italia vinta contro la Roma il 26 maggio 2013 (PHOTO CREDITS: sslazio.org)

Coppa Italia ultima ancora di salvezza

La stagione dei biancocelesti, ormai, rimane aggrappata alla finale di Coppa Italia del 15 maggio: un traguardo prestigioso e importantissimo che ora è diventato il senso di un’intera stagione. L’avversario sarà proprio quell’Atalanta che ha rifilato tre gol alla Lazio questa domenica: l’obiettivo, quindi, non sarà facile, e servirà sicuramente un’altra Lazio rispetto a quella vista all’Olimpico. La vittoria del trofeo, da sempre caro ai biancocelesti, salverebbe un’intera stagione. In caso contrario, il fallimento sarebbe messo nero su bianco, e a questo punto si profilerebbe una nuova, ennesima, rifondazione a Formello…

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