Legittima difesa: la storia della diciannovenne Deborah Sciacquatori

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Di Stefano Delle Cave

Ha ucciso suo padre domenica per difendersi dalle sue continue violenze ed era finita ai domiciliari con l’accusa di omicidio volontario. Oggi quell’accusa è stata derubricata ad eccesso di legittima difesa che molto probabilmente alla fine le verrà riconosciuta. Ecco la storia della diciannovenne Deborah Sciacquatori

La morte di Lorenzo Sciacquatori

Lorenzo Sciacquatori era un pugile di 41 anni disoccupato e alcolizzato, che era finito in carcere dopo essere stato arrestato per maltrattamenti nel 2014, a seguito della denuncia della moglie . Quando è uscito, non è cambiato nulla e i maltrattamenti sono continuati. Stavolta la moglie di Sciaquatori non denuncia perché, come spiegherà in seguito al procuratore di Tivoli Francesco Menditto, “aveva il terrore che le togliessero la figlia”

eccesso di legittima difesa a Deborah Sciacquatori
Il palazzo del delitto di Monterotondo, immagine tratta da roma.corriere.it

Le violenze vanno avanti fino a domenica 19 maggio. E’ alba a Monterotondo, quando Lorenzo Sciaquatori torna a casa ubriaco ed inizia a prendere a pugni la moglie, che scappa via con la sorella, la figlia Deborah e la nonna che da poco aveva avuto un’operazione chirurgica. L’uomo però le insegue nell’androne del palazzo dove la famiglia vive e continua molestarle. La figlia Deborah gli chiede di fermarsi ma non riuscendoci lo colpisce alla nuca con un piccolo coltello. Sciacquatori si accascia su un panchina poco distante del palazzo. Morirà in ospedale. Le ultime parole che gli ha detto Deborah, come riferito dal procuratore Menditto, sono state: “Non mi lasciare, ti voglio bene, papà perdonami, non volevo”. Parole, afferma Menditto, “confermate anche dai testimoni presenti al momento dei fatti”

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Deborah Sciacquatori, immagine tratta leggo.it

L’eccesso di legittima difesa di Deborah Sciaquatori

Dopo la morte del padre, Deborah Sciacquatori è stata posta agli arresti domiciliari e accusata di omicidio volontario. Oggi il procuratore di Tivoli Menditto ha firmato il decreto di remissione in libertà spiegando che l’accaduto si “si può qualificare allo stato come episodio di eccesso colposo di legittima difesa”.Anzi Menditto ha persino difeso Deborah Sciacquatori perché “non possiamo colpevolizzare Deborah per non aver denunciato prima e neanche sua madre, forse siamo responsabili anche noi, le istituzioni che non sono riuscite a riscuotere la fiducia necessaria

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Deborah Sciacquatori, immagine tratta da nextquotidiano.it

Deborah Sciacquatori ora è libera e molto probabilmente al posto dell’eccesso colposo, le verrà riconosciuta la semplice legittima difesa. “Non è escluso che, nelle prossime 2 settimane, si possa chiedere al gip l’archiviazione perché la ragazza, allo stato degli atti a nostra conoscenza, ha agito per difendersi”, ha spiegato lo stesso procuratore Menditto. Resta comunque l’amarezza per l’ennesima tragedia familiare che non si è potuta evitare