Lettera di minacce ad Enrico Mentana e La7

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Di Redazione Metropolitan

Lettera anonima minatoria per il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana, con minacce esplicite anche ai colleghi della rete.

Lettera piena di insulti rivolte alla sua redazione e ad alcuni volti rappresentativi del canale di proprietà di Urbano Cairo, come Lilli Gruber, Francesca Fanuele, Giovanni Floris, Corrado Formigli, Massimo Giannini e Marco Damilano. E lo stesso Cairo. Mentana ha deciso di condividere online il contenuto della missiva.

I volti del TgLa7: Urbano Cairo con Lilli Gruber, Francesca Fanuele, Giovanni Floris, Corrado Formigli, Massimo Giannini e Marco Damilano (Credits: dal web)

Il contenuto della lettera minatoria

In apertura la lettera contesta ai programmi principali di La7 un approccio sostanzialmente pregiudizievole nei confronti dell’attuale compagine di governo. La7 viene definita “un ricettacolo di comunisti”. La missiva è scritta a mano, in stampatello, su un comune foglio bianco e si apre così: “Caro Mentana la tua enfasi che ti fa venire la bava contro chi è stato eletto dal popolo è vomitevole”. 

La lettera minatoria (Credits: www.instagram.com/enricomentana)

Nel continuo del testo vengono mosse critiche durissime anche agli altri giornalisti della rete, compresi i volti femminili, colpiti da insulti sessisti. “Presto vi puniremo, sappiamo tutto di voi, punirvi è un dovere” conclude la lettera, contrassegnata sulla parte destra inferiore da una svastica di hitleriana memoria, con la frase Boia chi molla. Non è firmata ma il chiaro contrassegno della svastica in calce e la frase sono notoriamente ascrivibili agli ambienti di stampo fascista.

La contro risposta di Enrico Mentana alla lettera

È lo stesso Mentana a pubblicare sul suo profilo Instagram una foto della lettera. Il direttore non ha espresso commenti, non ha sporto alcuna denuncia né allertato le forze dell’ordine, ma si è limitato a “didascalizzare” la foto con una frase ironica: “Appoggio esterno”.

Enrico Mentana (Credits: www.rivistastudio.com)


Non ho nessuna voglia di drammatizzare né di fare la vittima. Pubblicare la lettera sui social mi pareva la giusta punizione per un interlocutore del genere. Per far capire cosa c’è in giro” ha chiarito Enrico Mentana.

Le reazioni del mondo politico

Sostegno e solidarietà da parte degli esponenti politici. Ma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non nasconde la sua preoccupazione.

Il premier Giuseppe Conte (Credits: www.tio.ch)


Le intimidazioni rivolte al direttore Mentana sono un atto vile e inqualificabile. Le minacce a chi esercita la professione di giornalista sono inaccettabili in sé ma anche perché costituiscono un grave attentato alla libertà di stampa. Sono molto preoccupato perché questo episodio segue di pochi giorni un altro fatto gravissimo, un’aggressione fisica di cui sono stati vittime il giornalista Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti de L’Espresso durante una manifestazione neofascista”.

Il vicepremier Luigi Di Maio si mostra d’accordo con le parole del premier e lo ribadisce su Twitter.


Massima solidarietà da parte di tutto il Movimento 5 Stelle ad Enrico Mentana e ai giornalisti cui sono state indirizzate gravi e ignobili minacce. Un gesto vile che va stigmatizzato nella maniera più assoluta“.

Luigi Di Maio (Credits: cronachedi.it)

Non manca il supporto dai membri di Forza Italia e PD che considerano l’azione come grave e anticipazione di un futuro fatto di odio e minacce contro la libertà di stampa. Molti i commenti degli utenti che si schierano contro l’autore della lettera minatoria e a favore del direttore Enrico Mentana.

Patrizia Cicconi