Londra, incendio in un grattacielo: morti e persone intrappolate

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Di Redazione Metropolitan

Si aggiorna drammaticamente il bilancio del vasto incendio che ha avvolto questa notte la Grenfell Tower, ad ovest di Londra, non lontano dal popolare quartiere di Notting Hill.

Ci sarebbe un numero imprecisato di morti ed almeno 50 feriti per ustioni, intossicazione, cadute nella corsa per raggiungere l’uscita. Ma c’è il timore che qualcuno sia ancora intrappolato all’interno dell’edificio.

Il grattacielo ha preso fuoco intorno alle 2 di questa notte, ora locale, le una in Italia. Ben 24 piani dei 27 totali sono stati avvolti dalle fiamme. La scena della gigantesca struttura avvolta dalle fiamme ha riportato la paura a Londra, a soli dieci giorni dall’attentato sul London Bridge. Anche se questa volta sembra non esserci lo zampino del terrorismo.

Il grattacielo conta circa 500 residenti in un numero totale di circa 140 appartamenti. Non si sa, tuttavia, quante persone fossero presenti nell’edificio nel momento in cui sono divampate le fiamme.

(Fonte: www.corriere.it)

Il fuoco sembra avere avuto origine nella parte inferiore della torre di cemento, intorno al quarto o quinto piano. Duecento Vigili del fuoco sono stati impegnati nelle operazioni per spegnerlo. Purtroppo l’acqua sparata dai pompieri poteva raggiungere soltanto la metà inferiore del palazzo, che ha così continuato a bruciare per ore, riducendosi ad uno scheletro annerito.

La mappa (Fonte: www.rainews.it)

Questo è un incidente senza precedenti. Nei miei 29 anni come pompiere non ho mai visto nulla di questa portata”, ha detto la responsabile dei Vigili del fuoco di Londra, Dany Cotton. Inoltre, ci sono timori che il grattacielo possa crollare.

Scioccanti le testimonianze di chi ha assistito con i propri occhi all’immane incendio. In tanti raccontano di aver sentito grida di gente che provenivano dall’interno. Alcuni parlano di persone che si affacciavano urlando dalle finestre. Altri hanno udito gridare “al fuoco” e visto cadere detriti. George Clarke, presentatore del programma “Amazing Spaces”, ha detto di essere coperto di cenere pur trovandosi a 100 metri dal luogo dell’incendio. “Sono state le grida della gente a salvarmi, non l’allarme antincendio che non ha funzionato”, ha raccontato Paul Munakr, uno dei primi residenti riusciti a fuggire dall’inferno di fiamme.

Restano invece incertezze e dubbi sulla sorte di alcune delle persone che abitavano ai piani alti. Testimoni raccontano di aver visto alcuni residenti saltare dalla finestra per sfuggire alle fiamme. In particolare, una ragazza citata da SkyNews ha visto una persona lanciarsi nel vuoto. Invocazioni d’aiuto, addirittura bambini lanciati dalla finestra per sottrarli al fuoco.

Ancora ignote le cause dell’incendio. L’edificio, che ha uno dei suoi affacci in Latimer Road, di fronte all’omonima stazione della metropolitana, fu costruito nei primi anni ’70. Ma di recente erano stati avviati i lavori per un’ampia risistemazione. E, fra le tante ipotesi, non si esclude che il disastro possa avere a che fare proprio con i lavori. C’era la disponibilità di un solo ingresso e la presenza di rivestimenti in plastica considerati pericolosi e infiammabili.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha definito il gigantesco incendio “un incidente grave”. Intervistato da Skynews ha detto che la tragedia pone molte domande cui bisogna dare risposta.

Al lavoro ci sono oltre duecento pompieri, con una quarantina di mezzi. La colonna di fumo è ancora visibile in gran parte del centro della capitale britannica.

 

Patrizia Cicconi