Milan: mercato di illusioni e realtà

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Di Redazione Metropolitan

Il Milan corre su tante piste ma non sembra in vantaggio in nessuna di queste, la bandiera a scacchi è ancora lontana.

Emozioni contrastanti

Questa sessione di mercato del Milan sta avendo dei picchi e dei bassi emotivi non indifferenti, il risultato evidente di questa giostra è che il Milan non è appetibile. Una piazza che ha subìto la (necessaria) esclusione dall’Europa League e che ha imposto un tetto da 2,5 milioni per i nuovi ingaggi. L’attrattiva del Milan sembra rimasta principalmente nel suo nome ed in quello dei suoi dirigenti.

Difesa Milan in rinnovamento

In difesa il colpo Theo Hernandez mette alla porta sia Laxalt sia Rodriguez (30 milioni il valore totale di entrambi) lasciando un’occasione da comprimario a Strinic.
Al centro della difesa la partenza di Zapata ed il possibile addio di Musacchio richiedono un acquisto: Kabak ha preferito lo Schalke 04 e Lovren sembra un nome non credibile a causa di ingaggio, età e minutaggio nella scorsa stagione. Un’opzione plausibile è invece quella di Nastasic, valutato 15 milioni.
A sorpresa Donnarumma avrebbe ribadito l’intenzione di rimanere al Milan, dopo il rifiuto rossonero alla proposta del PSG.

Strinic potrebbe essere il primo sostituto l’anno prossimo
(Credit: AC Milan)

Centrocampo: sogni e realtà

Il nomi accostati hanno regalato illusioni, suggestioni che ci sono state ma che non possono andare di pari passo con altri profili, per quanto funzionali. L’acquisto di Krunic e quello in definizione di Bennacer sono graditi a Giampaolo ma ridimensionano il Milan: snobbato da Ceballos e Torreira che si aggiungono al mancato riscatto di Bakayoko. La lotta si infuoca su Veretout per il quale la Fiorentina vorrebbe solo 25 milioni cash (nonostante sia interessata a Biglia). La cessione di Kessie è invece l’unica strada per vedere a Milano uno tra Praet e Gedson Fernandes (classe ’99 del Benfica).

Krunic a contrasto con Paquetà
(Credits: Getty Images)

Attacco Milan

Il ruolo di trequartista sembra essere destinato a Paquetà con l’alternativa Calhanoglu (dimostratosi non all’altezza nè da esterno nè da mezzala) che potrebbe però giovare del sistema di gioco di Giampaolo. Interrogativi anche sul futuro e soprattutto sul ruolo di Suso nel prossimo Milan. Inamovibile in attacco è Piatek mentre sarà necessario stabilire le gerarchie tra Cutrone e André Silva, sperando che il possibile sostituto di uno dei due sia realizzabile sin da subito… i cuori non si infiammano con il pragmatismo ma è sempre meglio che infrangerli dopo un’illusione.

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