MMI Today | Da Costantino a Tangentopoli

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Di Redazione Metropolitan

Data ricca di eventi questo 13 giugno, dall’Editto di Milano all’epilogo di Tangentopoli, passando per esplorazioni spaziali e compleanni VIP

Oggi partiremo dalla fine, iniziando con uno degli eventi più recenti della storia Italiana. Il 13 giugno del 1998, infatti giungevano le condanne del processo Enimont, principale della lunga inchiesta Mani Pulite, legata allo scandalo di Tangentopoli.

Cominciato nel 1993, il processo che avrebbe smantellato la cosiddetta Prima Repubblica, aveva come protagoniste le tangenti che le industrie versavano ai partiti politici per garantirsi scelte favorevoli ai loro affari.

Nel mirino c’era la Montedison di Raul Gardini, che cercava, tramite una maxi-tangente, di ottenere la fusione con l’Eni, creando il colosso Enimont.

Craxi di spalle, seduto verso i magistrati nel processo Enimont, nell'ambito di Tangentopoli
Craxi alla sbarra durante il Processo Enimont, fonte: Biografieonline.it

L’operazione di corruzione coinvolgeva la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista Italiano, ma non mancarono nomi tra le fila del PCI e della Lega Nord. Una complessa impalcatura di conti off shore dello IOR reggeva questo sistema di tangenti, così intricato da meritare il nome di Tangentopoli.

Quel 13 giugno, la Corte di Cassazione di Milano condannava in via definitiva molti esponenti di spicco della politica italiana. Tra costoro ricordiamo Arnaldo Forlani, Severino Citaristi, Giuseppe Garofano, Umberto Bossi e Giorgio La Malfa. “Tangentopoli” era crollata.

L’Editto di Milano

Rimaniamo a Milano, ma andiamo molto più indietro nel tempo, al 313 d.C.. Il 13 giugno di quell’anno, infatti, veniva emesso l’Editto di Costantino, con cui si decretava la libertà di culto.

Nonostante Costantino I se ne sia preso il merito, l’editto portava anche la firma del suo collega, Licinio, allora Augusto d’Oriente. La libertà di culto giungeva come un balsamo per i cristiani, che avevano subito l’ultima grande persecuzione da parte di Diocleziano alcuni anni prima.

Testa di statua di Costantino I
Testa di statua di Costantino I, fonte: WikiMedia Commons

La mossa, che rese Costantino amato dalla nascente Chiesa Cattolica Romana, era frutto di un brillante disegno politico, volto a ridare unità all’Impero dopo anni di guerre civili.

L’Esilio del “Re di Maggio”

Era il 13 giugno del 1946 quando Umberto II di Savoia, luogotenente generale del Regno d’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, lasciava il Paese. A seguito del referendum sulla forma di Stato della nuova Italia, dove aveva vinto la Repubblica, non c’era più spazio per i Savoia.

Il cosiddetto “re di Maggio” partiva da Ciampino per rifugiarsi in Portogallo, nonostante diversi monarchici lo avessero invitato a resistere. Dopo la Guerra, Umberto II non desiderava ulteriori conflitti, perciò, pur amareggiato, accettò l’esito del referendum.

Umberto II di Savoia attraversa il portello di un aeroplano, reggendo il cappello nella mano destra. Nonostante l'occasione sorride. Era il 13 giugno 1946
Umberto II sale sull’aereo che lo condurrà in esilio- fonte: WikiMedia Commons

Riguardo ai risultati si espresse così:

«La Repubblica si può reggere col 51%, la Monarchia no. La Monarchia non è un partito. È un istituto mistico, irrazionale, capace di suscitare negli uomini incredibile volontà di sacrificio. Deve essere un simbolo caro o non è nulla.»

Umberto II

16 giugno: tra scandali e conquiste

Tangentopoli non è l’unico scandalo che ha a che fare con il 13 maggio: nel 1971, il New York Times pubblicava i primi Pentagon Papers.

Tali documenti top secret rivelavano che il governo degli Stati Uniti d’America stava intensificando i suoi interventi in Vietnam all’insaputa dei cittadini. Questa prima fuga di notizie fu il preludio di un altro celebre scandalo, quello del Watergate.

Curiosamente nella stessa data, ma nel 1973, la Guerra in Vietnam si conclude grazie ad un trattato di pace firmato da Henry Kissinger e Lê Ðức Thọ. Il trattato prevedeva la piena attuazione dei precedenti accordi stipulati a Parigi a gennaio dello stesso anno ed avviavano il processo di pace.

Un primo piano di Thurgood Marshall, giudice afroamericano, dall'aspetto elegante ed autorevole
Ritratto di Thurgood Marshall – History.it

Questa conquista divide la data con un’altra grande tappa della storia Americana. Il 13 giugno 1967, infatti, Thurgood Marshall diventava il primo giudice afro-americano della Corte Suprema.

Continuando con le conquiste, il 13 giugno del 1983 la sonda Pioneer 10, esce dal sistema solare. Si tratta del primo oggetto di fattura umana a spingersi così lontano e chissà dove si trova ora. Quest’ultima data dovrebbe essere ricordata come un giorno di sogni e scoperte, ma purtroppo in Italia è funestata da un terribile fatto di mafia.

Quel giorno infatti, a via Scobar a Palermo, vengono assassinati tre giovani carabinieri: Mario D’aleo, Giuseppe Bommarito e Pietro Morici.

Da John Nash a… Capitan America

Diversi VIP sono nati il 13 giugno, tra questi il grande matematico John Nash, che oggi avrebbe compiuto novantatré anni. Di recente ne abbiamo commemorato la vita e la carriera, parzialmente raccontate dal film A beautiful mind.

Compie invece settantacinque anni l’ex Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon.

Chris Evans nel 2014
Chris Evans nel 2014 – WikiMedia Commons

Tra le star del cinema, spegne le candeline Chris Evans, uno dei pochi attori al mondo ad aver interpretato due diversi eroi della Marvel. L’attore statunitense ha infatti interpretato la Torcia Umana ne I Fantastici 4 (2005) e nel 2011 è divenuto invece il volto di Capitan America nel film eponimo.

In quest’ultimo ruolo è comparso per diversi altri film, fino al più recente, Avengers: Endgame.

Un saluto musicale

Il 13 giugno 1970, usciva l’ultimo singolo dei Beatles negli Stati Uniti, The Long and Winding Road.