Mondiale amaro per l’Italia. Solo le ragazze rimangono in corsa per il bronzo

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Di Redazione Metropolitan

Si ferma la corsa della Senior maschile e della Junior femminile. I ragazzi di Rela perdono i quarti di finale contro il Canada e le ragazze la semifinale contro la Spagna.

Ah! Com’è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro!

Che la vita sia una insieme di gioie e delusioni lo sappiamo benissimo, ognuno di noi si è trovato a salire su queste “montagne russe” di emozioni, anche William Shakespeare se ne era accorto. A maggior ragione nello sport è molto più facile vivere queste sensazioni. Gioia e delusione sono due facce della stessa medaglia che ogni volta che giochiamo ruota vertiginosamente e non sappiamo mai fino alla fine quale possa essere la faccia rivolta verso l’alto.

Stavolta la delusione ha avuto la meglio, stavolta non è bastato essere spinti dai favori della casa, il mondiale italiano non ha fatto sconti neanche ai sui “figli”.

Momenti di Italia – Canada Foto ©Max Pattis per World Skate

Giovedì la senior maschile era stata chiamata a superare un banco di prova importante, forse il primo di questo evento, ma contro il Canada non c’è stato nulla da fare. Un amaro 5-4, perdere così fa ancora più male, ha tirato fuori dai giochi i ragazzi dei coach Rela e Rigoni, e così la corsa alla medaglia come in un gioco ad esclusione, finiva dopo il fischio della sirena. Come se non bastasse la batosta era dietro l’angolo e ieri nella gara contro la Colombia la sconfitta per 4-3 nella gara 5º/8º posto ha definitivamente schiacciato l’umore degli azzurri.

Ma la giornata non è stata amara solo per gli uomini, le Junior della femminile nella semifinale contro la Spagna abbandonavano il sogno di riscatto, dopo due argenti consecutivi, al termine di una gara finita 4-2. 

Maschile o femminile non fa differenza, ieri abbiamo sofferto per un solo colore, quello azzurro, che purtroppo abbiamo visto stingere e ne siamo tristi e delusi quanto loro. Sappiamo quanta voglia ci fosse di far bene e di quanto si volesse continuare un trend positivo che avrebbe fatto bene a tutto il movimento, ma lo sport è così e non si può sempre gioire, ma è ancora più duro vedere la gioia attraverso gli occhi degli altri.