Napoli tra Genoa e Arsenal: segnali d’allarme verso l’Emirates?

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Di Redazione Metropolitan

Il Napoli esce senza i tre punti anche dalla sfida contro il Genoa. Il dato preoccupante sono le occasioni non capitalizzate.

Per la terza volta, nel girone di ritorno, il Napoli non vince due partite consecutive: a febbraio due 0-0 contro Fiorentina e Torino e, ad inizio marzo, sconfitta con la Juventus per 1-2 e pareggio con il Sassuolo per 1-1.

Con il pareggio interno contro il Genoa, alla 31esima giornata, si è certamente consolidata visti gli altri risultati – semmai fosse stata in dubbio – la qualificazione alla prossima Champions League; ma sono emerse delle difficoltà fisiche e tecniche che che non lasciano ben presagire a proposito della volata finale per l’Europa League.

Il turn over, come quello visto contro l’Empoli, stavolta non può, chiaramente, essere un alibi. La formazione titolare, di fatto, è apparsa senza idee e in seria difficoltà offensiva. Tutto questo al netto dei miracoli dell’estremo difensore genoano Radu e della gabbia tattica operata da Prandelli; la speranza è quella che si sia trattata di una partità presa alla leggera nonostante si debba riconoscere che il grifone abbia gettato il cuore oltre l’ostacolo poiché rincorso dalle concorrenti alla salvezza.

Radu, il man of the match del Genoa contro il Napoli. Fonte: Eurosport
Radu, il man of the match del Genoa contro il Napoli. Fonte: Eurosport

A livello di collettivo è mancato spesso l’ultimo passaggio e non si è avuto sempre il coraggio di concludere a rete sotto porta, ove vi era la possibilità; o, al massimo, si è peccato di imprecisione. Discreta, invece, la difesa. Maksimovic e Koulibaly hanno bloccato bene i movimenti repentini di Kouame. Hysaj, dal canto suo, poteva certamente leggere meglio i movimenti tra le linee dell’ex Goran Pandev (dal quale, poi, è arrivato il goal del pareggio). Tutto sommato, eccezion fatta per suddetta la rete di Lazovic, i pericoli più concreti sono arrivati dalla distanza, sui quali è stato vigile un ottimo Orestis Karnezis (che non giocava dalla gara d’andata): merito anche del filtro operato dei centrocampisti.

Parlando, invece, di individualità, Allan e Fabian sono apparsi stanchi e poco lucidi e sarebbe stato utile preservarli. Quest’ultimo, ha causato un paio di errori di impostazione che sarebbero potuti costare cari. Ma, certamente, gli infortuni non hanno aiutato: Verdi, ad esempio, ha avuto un risentimento muscolare alla vigilia ed è stato tenuto in tribuna.

Callejon sciupone in Napoli-Genoa 1-1
. Fonte: Tuttosport

In attacco, Callejon e Milik sono stati troppo sciuponi nelle occasioni avute. Chissà che il polacco non si rifaccia nel quarto di finale di Europa League. Superlativo, invece, Dries Mertens: autore di un gran goal, Ciro sembra essere uscito dal periodo di buio ed ora è a 16 reti dal record di Marek Hamsik dopo aver distaccato, ieri, Edinson Cavani. Ancora fuori condizione Insigne.

VERSO L’ARSENAL

Arsenal 2018/19. Fonte: Futaa
Arsenal 2018/19. Fonte: Futaa

L’ultimo scontro tra gunners e Napoli risale alla fase a gironi della Champions League 2013/14 (in quel girone di ferro che vide i partenopei uscire con ben 12 punti). All’Emirates Stadium finì 2-0; stesso risultato che vide gli azzurri vittoriosi al San Paolo.

Gli uomini di Emery, quest’anno, non hanno mai perso in casa tra Premier ed Europa League e si candidano come i favoriti per la competizione. Considerando la mole offensiva prodotta dai londinesi (65 reti solo in campionato) sarà importante non dare spazi a giocatori che possono trovare una linea di passaggio in un fazzoletto piccolissimo di campo; tutto il contrario di ciò che è stato permesso ultimamente agli avversari.

Certamente, l’atteggiamento del Napoli dovrà essere ben diverso rispetto a quello visto nelle ultime due uscite in Serie A. Del resto, Carletto Ancelotti sa come si fa e, archiviato il discorso campionato, è l’ora per il mister di farsi valere nella sua materia preferita: vincere in Europa!