Open Arms: cercasi umanità

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Di Redazione Metropolitan

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Sono ormai trascorsi dieci giorni, e la nave Ong Open Arms con a bordo 160 passeggeri, resta in attesa al largo di Lampedusa.

Attesa che ogni minuto diventa più difficile da gestire.

“La cosa che più mi sta a cuore è l’incolumità di queste persone, il primo pensiero ogni mattina è come fare per non perdere la fiducia di questa gente” parole dette con la consapevolezza di chi questi momenti li vive in prima persona.

A parlare è Ani Montes Mier, 31 anni capomissione di Open Arms.

Gli occhi azzurri ed una grinta fuori dal comune.

“La mia vita è cambiata per sempre” continua, sono salita a bordo di questa nave cinque anni fa’ come volontaria, da allora ho capito qual è la vita reale, queste cose non te le insegnano a scuola”.

Nessuna violazione dunque ma solo la volontà di portare i 160 migranti in un porto sicuro.

“Se salvare è un reato, allora mi considero a tutti gli effetti una trafficante”, con queste parole Ani trova la forza di andare avanti.

I porti più vicini sono senza dubbio quelli di Malta e Lampedusa, ma l’obiettivo dell’equipaggio, e del comandante Marc Reig, è quello di trovare un porto sicuro non solo dal punto di vista giuridico, ma soprattutto da quello umano.

Richard Gere, sale a bordo della Open Arms

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La situazione della Ong sta facendo il giro del mondo anche grazie all’attenzione mediatica, che ha suscitato la presenza del noto attore statunitense Richard Gere, e del suo primogenito Homer a bordo della nave.

“Nessuno mi ha spinto a venire qui, la politica non mi interessa”.

L’attore ha portato viveri e beni di prima necessità.

“Questa gente ha bisogno dell’aiuto di tutti noi, se non ci fosse stata questa imbarcazione, sarebbero tutti morti”.

Indossa la maglietta grigia di Open Arms e ne va’ fiero. Il divo di Hollywood, neo papà del piccolo avuto dalla giovane moglie spagnola Alejandra Silva, è da sempre dalla parte di chi è più fragile, si batte da anni per i diritti umani in Tibet.

“Confido nella solidarietà e generosità degli italiani” fa sapere da Lampedusa, dove ha presieduto la conferenza stampa della Ong.

“Stiamo considerando di presentare un esposto alle procure di Roma ed Agrigento, nell’attesa di valutare se ci siano gli estremi di reato”.

La politica italiana in merito?

“In giro ci sono tanti politici ignoranti, che usano vicende drammatiche come queste per farne argomenti da campagna elettorale”.

Non ha fatto nomi naturalmente, ma le affermazioni dell’attore ci fanno riflettere, magari toccheranno la sensibilità di molti e qualcosa inizierà a cambiare al di là della politica…