“Pensieri nella Metropoli”: siamo tutti un po’ incasinati, nonostante abbiamo vite perfette

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Siamo tutti un po’ incasinati nonostante abbiamo vite perfette.
Si vite perfette.
A differenza di persone sofferenti, malati terminali, bambini che vivono in luoghi di guerra.
Persone che muoiono di fame ogni giorno perché vittime di un paese che non li supporta economicamente.

Dove i ricchi mangiano su di loro, e loro provano a sopravvivere
Il classico esempio del leone e la gazzella.
Ma quante gazzelle muoiono ogni santo giorno.

E allora guardando questi esempi, perché siamo sempre incasinati?
Perché ci guardiamo attorno e vediamo sempre di più facce incazzate, cupe, stanche ,tristi?
Cosa ci può essere di così triste di queste cose da me poco fa elencate?
Mi sorge il dubbio.. che siamo perennemente alla ricerca di qualcosa che ci soddisfi?
Eppure, eccessi lussuosi a parte, possiamo permetterci di tutto.

Una cena, una vacanza, un telefono di ultima generazione.
Ma siamo così materialisti e viziati che non ci basta nemmeno questo.
Eppure sono sicuro che le persone semplici ci sono ancora. Si, quelle persone che fanno le cose con la semplicità di una volta. Quelle persone che non devono mettere in mostra la loro apparenza perché il loro essere è il bigliettino da visita. Quelli che ti dicono: “ma stasera ti posso portare a fare una passeggiata al lago”
Piuttosto che quelli:”. Preparati che alle 20.30 andiamo al ristorante (stellato chiaramente).
Quelle persone che ti accompagnano personalmente a casa a piedi e lungo il tragitto ti parlano delle loro cose, dei loro progetti, dei loro sogni. Con gli occhi pieni di vita perché sanno godersela a pieno.
Non quelli che sono sempre alla ricerca di cose nuove.
Tanto per loro se non ci sei c’è un altro.
Quante persone si dimostrano semplici ma in realtà non lo sono??

Francesco Sergio