Piccole prove che l’amore esiste

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Di Redazione Metropolitan

L’amore è nell’aria in tutte le stagioni per noi umani. Non esiste primavera o letargo, nessuna legge biologica ferma l’impeto dell’amore. Certo, i cambiamenti fisiologici a cui siamo soggetti cambiano il modo di amare, ma il desiderio e il bisogno d’amore si accende quando nasciamo e si spegne quando moriamo (per quello che ne possiamo sapere come individui terrestri). D’altronde, se la Terra è ancora popolata è solo grazie all’amore, come necessità e come sentimento, che tende alla creazione, invece che alla distruzione, alla moltiplicazione, invece che alla divisione.

Dio esorta Noè e i suoi figli nella Genesi della Bibbia: “Crescete, moltiplicatevi e riempite la terra”. Dobbiamo riprodurre noi stessi, per riprodurre l’immagine di Dio, finchè se ne avrà la forza. Dunque tutti gli uomini sono accomunati da un unico scopo, una unica missione da portare a termine prima della fine della loro vita, ed è quello di imparare ad amare noi stessi e gli altri. Se non si fallisce i Cristiani promettono il Paradiso, i Buddhisti e gli Induisti il raggiungimento del Nirvana, ovvero la pace dei sensi, gli Sciamani la rottura della bolla percettiva… L’amore puro, vero, in tutte le concezioni, dunque, porta alla trasformazione e alla formazione di una nuova energia, potente e appagante. L’ultimo verso della Divina Commedia è proprio “amor che move il sole e l’altre stelle” perchè questo è quello che intuisce Dante Alighieri, questa è l’essenza di qualsiasi Dio.

Foto di Elliot Erwitt

I bambini delle ultime generazioni sono cresciuti con la speranza, di ricevere un giorno “il bacio del vero amore”. La bella addormentata si risveglia, il cuore palpita, la vita è bella e i problemi quotidiani si fanno sempre più semplici. Perchè l’amore è così: gioire di essere se stessi per poter essere amati e amare un altro essere vivente. Non importa chi, cosa, quanti, come, perchè non vi devono essere limitazioni culturali nell’espressione dell’amore. Nella cultura occidentale, troppi sono i tabù che occupano le nostre menti con pensieri ormai triti e ritriti: basti ricordare che i romani, nostri predecessori, adoravano lo stesso sesso con tanta libertà da compiere atti sessuali in maniera lecita e naturale, senza preclusioni. Concetti come il tradimento, la coppia, il matrimonio spesso arrivano a invadere la libertà personale dell’altro e creare una situazione più vicina a discorsi sulla possessione, sull’ossessione o sulla sicurezza economica invece che sull’amore libero, leggero ed inesauribile.

Foto di Ren Hang

Nella storia della letteratura abbiamo esempi di donne forti e sincere che amavano sconsideratamente la vita tanto da dar fastidio alle persone attorno: venivano chiamate pazze e poi mandate a passare il resto della loro vita in manicomio, lontano dai figli. Alda Merini è solo una delle vittime; però ha lasciato un’ impronta molto forte. Questa che vi propongo è una poesia dedicata al marito, Ettore, che in seguito la tradirà rinchiudendola in una struttura psichiatrica:

Ieri sera era amore, 

io e te nella vita

fuggitivi e fugiaschi

con un bacio e una bocca

come in un quadro astratto:

io e te innamorati

stupendamente accanto.

Io ti ho gemmato e l’ho detto:

ma questa mia emozione

si è spenta nelle parole.”

Scultura di Angeles Anglada

Complicità, sessualità e rispetto sono temi importanti se si parla di amore. Se tutti questi elementi sono in equilibrio, si raggiunge facilmente qualcosa di simile alla perfezione e alla pace. “L’amor proprio soprattutto risalda questi legami. Ci si compiace della nostra scelta, e una quantità di illusioni sono gli ornamenti di quest’opera nostra di cui la natura ha posto le fondamenta.” spiega Voltaire definendo la parola amore nel suo Dizionario Filosofico. Egli aggiunge anche che l’amore come sentimento dona tranquillità e “relax” alla vita delle persone. E Charles Bukowski non è da meno, scrive “Sì sì” e a voi lascio i commenti:

“Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto…

…Quando creò te distesa a letto

sapeva cosa stava facendo

era ubriaco e su di giri

e creò le montagne e il mare e il fuoco

allo stesso tempo

Ha fatto qualche errore

ma quando creò te distesa a letto

fece tutto il Suo Sacro Universo”.

Gesù non potrebbe far altro che essere d’accordo con Bukowski, anche se estenderebbe questa poesia ad ogni uomo e ogni donna, a tutti gli esseri viventi e anche agli esseri non viventi, a quelli che sono vissuti e a quelli che vivranno o non vivranno mai. I grandi profeti parlano dell’amore come l’unica arma per sconfiggere la paura, un amore bruciante, fanciullesco o un amore adulto, maturo e pacato… Un amore passeggero o un amore infinito, incondizionato.

Graffito di Banksy

Woody Allen descrive le relazioni amorose come irrazionali: “Basta che funzioni”. L’ultima scena di uno dei suoi film più belli su questo tema inquatra una strada di New York, e la voce narrante, voce del protagonista, conclude così:Dopodiché si fece molto tardi, dovevamo scappare tutti e due. Ma era stato grandioso rivedere Annie, no? Mi resi conto che donna fantastica era… e di quanto fosse divertente solo conoscerla. E io pensai a… quella vecchia barzelletta, sapete… Quella dove uno va dallo psichiatra e dice: “Dottore mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina”, e il dottore gli dice: “perché non lo interna?”, e quello risponde: “e poi a me le uova chi me le fa?”. Be’, credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna. E cioè che sono assolutamente irrazionali, ehm… e pazzi. E assurdi, e… Ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova.” (Alvy, dal film Io e Annie)