Quando anche i nostri alleati ci vogliono divisi

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Donald Trump appoggia la linea di Farage

Quando anche i nostri alleati ci vogliono divisi, significa che forse la strada dell’Unione è quella corretta. Almeno come obiettivi di lungo periodo. Che l’Unione Europea sia l’unica istituzione in grado di dare rilevanza mondiale al vecchio continente è una constatazione appurata. Che essa sia temibile per gli equilibri acquisiti dalla più grande potenza mondiale, gli Stati Uniti, ha invece appena avuto conferma.
Il suo appoggio alla linea voluta da Nigel Farage d’altronde non è un segreto di Stato. Ancora nella giornata di ieri il Presidente degli Stati Uniti d’America ha ribadito il concetto, alla vigilia del viaggio di rappresentanza che lo porterà nel Regno Unito.

La linea dura di Nigel Farage

Uscire dall’Europa senza penalità, questo è l’obiettivo del leader del partito Brexit Party. Questa la posizione che ha indotto quasi un terzo della popolazione inglese a votarlo alle elezioni appena passate. Un’uscita dirompente, per tagliare definitivamente il Regno Unito da Bruxelles.
Linea appoggiata pienamente da Trump, il quale invita Downing Street persino a citare in giudizio l’UE per i danni causati alla Gran Bretagna.
Come già sottolineato, quando anche i nostri alleati ci vogliono divisi bisognerebbe fermarsi un attimo a pensare. Quale motivazione potrebbe spingere Donald Trump, a capo paradossalmente di una federazione, ad porre in essere tale affermazione?

Un’Europa troppo potente

Il problema a livello mondiale per gli esterni è che negli ultimi anni, nonostante i problemi, l’Europa ha acquisito sempre maggiore rilevanza. Lo stesso problema dei debiti pubblici, per quanto enorme, è limitato al mercato interno europeo. Infatti, presa nel complesso, l’Europa non ha problemi di debito verso il resto del mondo. Condizione che a differenza gli Stati Uniti non possono vantare. Un’Europa unita è più forte. Oltre un secolo è passato da quando si decise di attuare i primi tentativi di unione. Come sostenuto da Luigi Einaudi, dapprima con la forza, da parte del Kaiser Guglielmo prima e di Adolf Hitler poi. Quindi democratica, con il moto che ha portato alla nascita dell’Unione Europea. Tuttavia, il concetto di fondo di un’Europa forte solamente come blocco unico è un dato di fatto, da oltre cento anni.

La paura di Trump di un rapporto alla pari

Gli Stati Uniti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, sono sempre stati alleati dell’Europa. Tuttavia sono sempre stati abituati a svolgere il ruolo di leader, soprattutto dopo la formazione della NATO. La paura di una crescita esponenziale del vecchio continente possa scalzare gli USA dal primo scalino è crescente nel mondo americano. Questa è la chiave di lettura che ha portato all’elezione dell’attuale Presidente americano. Come è anche la chiave di lettura delle sue affermazioni riguardo ai Governi nazionali europei che hanno virato e virano in senso opposto all’UE. Divisi il più possibile, è un motto che discende dal più vecchio detto latino “divide et impera“, direttamente dall’epoca dell’Impero. Paradossalmente, nonostante l’estrazione non proprio universitaria di Donald Trump, questo concetto è molto chiaro nella sua ideologia. Motivo per il quale, forse, non lo dovremmo per nulla ascoltare.