Roma Pride 2019: in 10mila tra le strade di Roma

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Di Redazione Metropolitan

Roma Pride 2019. Sabato 9 Giugno la capitale si appresta ad accogliere l’onda arcobaleno, a 50 anni dalla rivolta di Stonewall e a 25 dal primo Pride romano. Dopo una settimana ricca di dibattiti e spettacoli legati al mondo LGBT, svoltisi alla Gay Croisette e in vari locali della città, la manifestazione raggiunge il suo apice con il corteo di domani.

10mila le persone attese e 25 i carri allegorici che sfileranno nella grande parata organizzata dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, lungo un percorso che dal centro di Roma (Piazza della Repubblica) si sposterà sino a Piazza della Madonna di Loreto, dove si concluderà il corteo del Roma Pride 2019.

Roma Pride 2019
Manifestante in una precedente edizione del Roma Pride – Photo Credit: adnkronos.com

L’appuntamento è per le 15, ma la marcia vera e propria inizierà verso le 16. A guidarla, al grido di “Nostra la storia, nostre le lotte”, la transessuale Porpora Marcasciano, presidente del Movimento Identità Transessuale (MIT).

Numerose le associazioni e le realtà politiche che parteciperanno al Roma Pride 2019, pronte a lottare insieme per i diritti civili della comunità LGBT e contro ogni forma di discriminazione: ARCO, Colt, Famiglie Arcobaleno, Gaynet Roma, Link Roma, Prima – Collettivo LGBTQIA+ Sapienza, UAAR Roma e molte altre. Assente la sindaca Virginia Raggi.

Roma Pride 2019 | 50 anni dalla rivolta di Stonewall

Roma Pride 2019
La scossa nella movimento LGBT arriva dai moti di Stonewall – Photo Credit: dinamopress,it

50 anni dopo la rivolta che diede inizio a tutto, la comunità LGBT continua a far sentire la propria voce nel Roma Pride 2019. Mezzo secolo non è bastato a rimarginare le ferite della storia: dalle retate della polizia newyorkese, alla caccia spietata delle effusioni ritenute indecenti. La caccia verso chi teneva per mano la mano sbagliata e baciava labbra che non doveva baciare. Impossibile dimenticare e nessuno ha intenzione di farlo.

Il primo pride fu rivolta.
Ce l’hanno insegnato le ragazze dello Stonewall Inn. Quel giorno del ’69 abbiamo rialzato la testa e non siamo più tornate indietro.
” – Documento politico, romapride.it

Nel Giugno del ’69, la leggenda vuole che fu Sylvia Rivera, in seguito attivista e icona del movimento LGBT, a scagliare una bottiglia contro un agente di polizia, innescando così la rivolta. Quanto sangue è stato versato da allora? Quante volte il volto del nemico è cambiato, pur rimanendo lo stesso?

Oggi il nemico della comunità LGBT ha molti volti: tra i tanti, quello del vice ministro Matteo Salvini, di Giorgia Meloni, di Fontana, di Pillon e delle persone che hanno partecipato e sostenuto il Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona, lo scorso Marzo. Un nemico che muta forma, così come è cambiato il modo di combattere.

Roma Pride 2019
Roma Pride 2018 – Photo Credit: stampacritica.org

Si lanciano meno bottiglie, ma si scrivono più canzoni che diventano inni, come “Adios Salvini”, parodia di “Adios Amigo” della Carrà, realizzato dal duo di drag queen Karma B.

Si scrivono inni e si marcia nel Roma Pride 2019, lasciando che sia la bellezza della diversità a rispondere all’oscurantismo dilagante. Lasciando che il canto della rivolta risuoni tra le strade e i tetti di Roma, in un tripudio di sorrisi, abbracci, baci e bandiere arcobaleno.
Un arcobaleno in fondo al quale non c’è una pentola d’oro, ma un tesoro più grande.
L’amore, sempre quello.