Scienza Divertente – I vulcani

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Di Redazione Metropolitan

Tutti noi almeno una volta abbiamo visto un vulcano, dal vivo o magari al telegiornale. All’esterno può sembrare una grande montagna, che però non è come le altre, specialmente all’interno.

Come nasce un vulcano?

Un vulcano non è altro che una spaccatura della crosta della Terra, formatasi in seguito ai movimenti delle placche terrestri. All’inizio, infatti, si presenta come una sorta di buco, dal quale fuoriesce il magma, cioè un miscuglio di materiali allo stato liquido e gassoso. Con il passare del tempo, questi materiali si solidificano e formano quello che noi oggi chiamiamo appunto vulcano, ovvero un “monte vulcanico”.

La lava (foto dal web)

Quali tipi di vulcani esistono?

Esistono diversi tipi di vulcani, alcuni risultano ormai spenti, quindi non sono pericolosi, altri invece stanno attraversando un periodo di inattività. Altri ancora sono del tutto attivi e potrebbero eruttare in qualsiasi momento.

Le tipologie di vulcani si distinguono in base al tipo di eruzione. Le quattro principali sono:

  1. Hawaiano, detti anche vulcani a scudo. Prendono il loro nome dalle isole Hawaii e le loro eruzioni sono senza forti scosse o esplosioni. Le lave sono molto fluide, sono in grado di scorrere per chilometri in larghe colate, dando così vita ad una base di grandi dimensioni.
  2. Stromboliano, prendono il loro nome dal vulcano Stromboli. La loro attività vulcanica è caratterizzata dal lancio di frammenti di lava semi consolidati, detti proietti vulcanici. Le eruzioni di tipo stromboliano sono generalmente e sistematicamente esplosive ed il tappo di lava solidificata che si può formare all’interno del condotto vulcanico viene continuamente rimosso senza grosse deflagrazioni.
  3. Vulcaniano, prendono il loro nome dall’isola di Vulcano, nelle Eolie. Producono eruzioni esplosive molto violente, che possono arrivare a distruggere lo stesso cono da cui si sviluppano. Le fuoriuscite sono costituite da lave molto vischiose, piene di grandi quantità di gas.
  4. Peleano, prendono il nome dal vulcano Pelée, in Martinica. La loro eruzione è di tipo esplosivo, avviene in senso orizzontale, al di sotto di un tappo di magma formatosi per solidificazione. Il magma, infatti, è così denso che si solidifica all’interno del condotto e viene lentamente spinto fuori.

Come avviene un’eruzione?

Sfortunatamente non è ancora possibile prevedere quando un certo vulcano si potrebbe svegliare, ma esistono dei chiari segnali che ci avvisano quando un’eruzione è ormai imminente.

L’eruzione vulcanica consiste in una fuoriuscita di materiale magmatico. Il magma viene spinto verso l’esterno dopo aver attraversato la camera magmatica e il cosiddetto “camino” ed esce dal cratere del vulcano.

Nella prima fase di un’eruzione si possono verificare dei fenomeni sismici di diversa entità: il terremoto vero e proprio dà inizio all’eruzione. Il movimento tellurico, infatti, porta ad uno spostamento dei materiali liquidi e gassosi all’interno della camera magmatica.

Al momento dell’eruzione, il materiale presente nella camera magmatica percorre una galleria stretta che porta verso il cratere: questo canale viene denominato camino vulcanico ed è il canale principale attraverso il quale passa il magma.

Nel momento della risalita lungo il camino vulcanico, il magma viene spinto dal basso verso l’alto e raggiunge l’esterno sotto forma di lava.

La fase finale dell’eruzione vulcanica consiste nella fuoriuscita di materiale magmatico dal cratere principale e anche da quelli secondari. Il magma diminuisce di temperatura, trasformandosi in lava, e viene accompagnato dall’emissione di sostanze gassose di vario tipo.

Il magma (foto dal web)

Se vi ha interessato conoscere queste curiosità sui vulcani e vorreste sperimentare un’eruzione, ovviamente in laboratorio, seguiteci sulla nostra pagina Facebook Scienza Divertente Roma per scoprire e partecipare ai nostri eventi e laboratori, anche sui vulcani!

Il vulcano di Scienza Divertente (foto dell’autore)