Sri Lanka: tutto quello che c’è da sapere sugli attentati

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Di Stefano Delle Cave

Sono salite a 359 le vittime e 500 i feriti degli attentati in Sri Lanka contro chiese e hotel di lusso rivendicati dall’Isis. Coinvolto anche il gruppo terroristico srilankese National Thowheeth Jama’ath. Ecco tutto quello che c’è da sapere sugli attentati

Gli attentati in Sri Lanka

Gli attentati in Sri Lanka sono avvenuti il giorno di Pasqua e hanno causato 359 vittime e 500 feriti. Gli attentatori  hanno colpito tre chiese e tre alberghi in tre città diverse. L’attentato più grave è senza dubbio quello alla chiesa di San Sebastiano a Negombo, nelle vicinanze della capitale dello Sri Lanka Colombo, che ha causato  oltre 100 morti. Gravi anche gli attacchi al santuario di Sant’Antonio a Colombo di cui è ancora sconosciuto il bilancio delle vittime e nella chiesa di Zion di Batticaloa dove i morti sono 28. Gli alberghi attaccati dai terroristi sono tutti nella capitale Colombo. Si tratta dello Shangri-La, il Cinnamon Grand e il Kingsbury. Sono morti in questi tre attentati 39 cittadini stranieri tra cui britannici, giapponesi, turchi, portoghesi, spagnoli e australiani. Secondo l’ONU 45 delle 359 vittime sono bambini

Video in cui un sospettato entra nella chiesa di San Sebastiano a Negombo

La rivendicazione dell’Isis

Con inusuale ritardo L’Isis ha rivendicato ieri gli attentati in Sri Lanka pubblicando foto e nomi di battaglia dei nove attentatori srilankesi, tra cui una donna, che avrebbero copiuuto gli attentati di Pasqua. Tra di essi, secondo il ministero della Difesa srlinankese, ci sarebbe Mohammed Zaharan, leader del National Thowheeth Jama’ath, l’organizzazione terroristica mussulmana srliankese che secondo le autorità locali aveva pianificato e attuato gli attacchi poi rivendicati dall’Isis. Attentati che sarebbero stati commessi come vendetta per l’attentato di Christchurch in Nuova Zelanda, in cui morirono 50 mussulmani, come hanno riferito in un primo momento le autorità srilankesi. Un’ipotesi però smentita da alcuni esperti per i quali occorrerebbero mesi per pianificareattentati complessi come quelli di Pasqua. Inoltre l’Isis nella sua rivendicazione non ha mai parlato di Christchurch

Sri Lanka: tutto quello che c’è da sapere sugli attentati
Un ferito degli attentati di Pasqua in Sri Lanka, immagine tratta da gds.it

Le indagini

Le indagini degli investigatori srlilankesi, aiutati dall’FBI, si basano su presunti legami tra l’Isis e il National Thowheeth Jama’ath ed hanno già portato a sessanta arresti. Questo dimostra come molte persone fossero già finite sotto la lente d’ingrandimento delle agenzie del governo srilankese che era stato avvisato dall’India, la quale indagava su Mohammed Zaharan, sulla possibilità di un attentato in Sri Lanka compiuto dal National Thowheeth Jama’ath che stava allargando i suoi orizzonti. Il presidente srilankese Maithripala Sirisena ha ammesso effettivamente “una mancanza” nelle operazioni dell’intelligence che non sarebbe riuscita ad evitare gli attentati. Sirisena per questo sarebbe in procinto di sostituire il segretario del ministro della Difesa e l’ispettore generale di polizia mentre sono in corso altre indagini per verificare come mai gli attentati non siano stati fermati in tempo. E’ stata lanciata nel frattempo l’allerta per possibili uomini ancora a piedere libero in Sri Lanka armati di esplosivo