Stasera a Milano il big match di serie A

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Di Redazione Metropolitan

Si chiude nel migliore dei modi il campionato di serie A, che andrà in pausa per le feste lasciandoci con una gara di altissimo livello. Si giocherà stasera Milano – Vicenza, lo scontro tra le prime in classifica, non una gara decisiva, ma che sicuramente darà molti spunti su quello che sarà il proseguo della stagione.

“Avere sogni ti mantiene vivo e vincere delle sfide rende la vita degna di essere vissuta”

Porsi degli obiettivi, lavorare duramente per raggiungerli e superarli, mettersi in gioco e rompere la monotonia. Per sentirsi davvero vivi dobbiamo provare ad essere protagonisti, cercare le sfide e affrontarle, non essere semplici spettatori che si fanno travolgere dagli eventi. Un po’ come le parole di Mary Tyler More, attrice e comica statunitense.

Essere protagonisti. Lo sanno bene il Milano Quanta ed i Diavoli Vicenza, le due indiscusse forze della serie A che stasera avranno i riflettori puntati addosso nella sfida che le vedrà contrapposte sul campo di Milano nella gara valevole per l’ottavo turno di campionato. Apparentemente una gara normale, una di quelle come tante altre prima della sosta per le festività. Non è proprio così: in ballo ci sono molto più di tre punti, c’è molto più della possibilità di rimanere solitari al primo posto facendosi un bel regalo per natale. In palio c’è la voglia di primeggiare, di dimostrare all’avversario ed a tutte le altre square di essere forti, forse i più forti. Quelli da battere insomma. Da una parte c’è il Milano, la squadra che vince e convince da ormai diverse stagioni, quelli che partono come favoriti e hanno dalla loro tutti i pronostici. Dall’altra il Vicenza che dopo qualche stagione torna ai fasti del passato, quelli nei quali era una formazione temibile. Dallo scorso anno, dopo una campagna acquisti mirata, i veneti sono diventati a tutti gli effetti i co-protagonisti del campionato e quest’anno si stanno riconfermando tali. Questo non può che far bene alla serie A ed a tutto il movimento, avere una squadra che possa rompere la monotonia è linfa vitale per tutti, persino per il Milano che può trovare nuovi stimoli.

Oggi al Quanta Club ci sarà un assaggio di quella che potrebbe essere, a meno di sorprese, la finale scudetto. Certo, oggi non si deciderà nulla, ma sicuramente sarà un incontro che potrebbe dare indicazioni sullo stato delle squadre. Volevamo appunto chiedere le impressioni a due dei protagonisti della sfida.

Luca Rigoni durante una pausa Foto ©Carola F. Semino

Il Coach del Milano Luca Rigoni: “E’ una partita importante perché ci giochiamo la pima posizione, ma non fondamentale. Tutti l’aspettano e sappiamo che affronteremo una squadra forte che punterà a vincere il più possibile fino alla fine, come ovviamente faremo noi. Sono curioso di vedere come affronteremo questa gara e sono certo che sarà una bellissima partita. Noi dal canto nostro punteremo a vincere, ma ripeto: il campionato è ancora lungo e c’è ancora molto da giocare. Cercheremo di imporre il nostro gioco e il nostro ritmo. Da inizio anno stiamo lavorando tantissimo e si stanno vedendo i miglioramenti, sopratutto dei giovani, ho molto fiducia in loro ed in tutta la squadra.”

Luca Roffo Foto ©Carola F. Semino

Il Capitano e leader del Vicenza, Luca Roffo: “Stiamo vivendo la vigilia di questo big match con grande serenità, senza ansie o tensioni. Abbiamo un gruppo maturo che riesce a gestire molto bene la pressione. Abbiamo fatto una buona rifinitura e scenderemo in pista facendoci trovare pronti. Mi aspetto sicuramente una gara durissima nella quale dovremmo abituarci velocemente ad un campo molto diverso dal nostro; loro come sempre pattineranno intensamente e resistere nei primi minuti sarà determinante.”

Due grandi campioni che di sfide di alto livello ne hanno vissute tantissime, anche insieme quando da compagni vestivano la maglia dell’Asiago nel campionato di serie A di ghiaccio; ma quello è un lontano ricordo, stasera si incontreranno da avversari e faranno di tutto per vincere. D’altronde se si vuole sognare (uno scudetto?) per sentirsi vivi, bisogna accettare e vincere delle sfide. Solo così, sportivamente parlando, potremmo dire di aver vissuto a pieno.