Stasera a teatro in estate | I consigli di Metropolitan

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Di Redazione Metropolitan

Rassegne estive in corso e stagioni teatrali 2019-2020: gli spettacoli da non perdere

Riprende, dopo una breve pausa, la rubrica di aggiornamento Stasera a teatro, sugli spettacoli a Roma e in Romagna, in versione estiva. Segnaliamo, ogni settimana, alcuni degli spettacoli delle stagioni teatrali 2019-2020 di due teatri di Roma. Questa settimana partiamo con Brancaccio e Cometa. Seguiranno a rotazione, ogni settimana, due teatri diversi, insieme a un flash sugli spettacoli estivi. Spazio anche alla Romagna, con gli appuntamenti di Alighieri e Rasi ma non solo, e agli spettacoli della rassegna Ravenna Festival, attualmente in corso.

A Roma: Brancaccio e Cometa

Brancaccio. Ottava stagione diretta  da Alessandro Longobardi quella che parte il prossimo autunno. Ecco di seguito alcuni degli spettacoli in calendario.

Il rigore che non c’era di Federico Buffa, giornalista sportivo e storyteller che torna a teatro partendo da vicende sportive per raccontare la storia di vite cambiate grazie a un evento improvviso e inaspettato, come un rigore durante una partita di calcio. Dalla storia di Sendero Luminoso a quella di George Best, da Leo Messi al millesimo gol di Pelè. Le partite  diventano  ancora una volta metafora dell’esistenza umana, oltre che un affresco storico e poetico. Voce recitante   Marco Caronna, che è anche il regista, al pianoforte Alessandro Nidi. Una produzione International Music and Arts. In scena il 25 novembre.

IL RIGORE  CHE NON C'ERA (C) TEATRO BRANCACCIO
IL RIGORE CHE NON C’ERA (C) TEATRO BRANCACCIO

Il 26 novembre Paolo Ruffini e gli attori della compagnia Mayorvon Frinzius portano in scena Up&DownLa felicità insegnata da persone con sindrome di Down, spettacolo comico che vede coinvolti cinque attori disabili. Dallo show, che ha debuttato l’anno scorso, è nato l’omonimo documentario cinematografico, vincitore del Premio Kineo alla 75a Mostra del Cinema di Venezia e con una menzione speciale ai Nastri d’Argento 2019. Regia di Lamberto Giannini, Non c’è problema produzione.

L’11 dicembre è la volta di Roberto Vecchioni e del suo Infinito Tour, inciso nel 2018, a cui hanno collaborato Francesco Guccini e Morgan, con pezzi ispirati alla figura di Alex Zanardi e alla vicenda di Giulio Regeni.  Regia di Raffaello Fusaro, organizzazione Ventidieci e Dimensione Eventi.

Ancora una storia legata al calcio che fa riflettere: il 14  e 15 gennaio Neri Marcorè è sul palco con Tango del calcio di rigore, rievocazione dei Mondiali del 1978 in Argentina, nella partita contro l’Olanda, finita 3-0. Dopo 40 anni, un bambino di allora ricorda quei giorni di passione ed entusiasmo per il futbol mentre il paese era in pieno regime Videla, salito al potere con il golpe di due anni prima, tra vuelos de la muerte e intrighi politici.Drammaturgia e regia di Giorgio Gallone, produzione Teatro Nazionale di Genova.

TANGO DEL CALCIO DI RIGORE (C) CAROLI
TANGO DEL CALCIO DI RIGORE (C) CAROLI

Dal 23 al  26 gennaio è la volta di Kinky Boots, musical ispirato all’omonimo film di Miramax Motion Picture del 2006, che racconta dell’incontro tra l’erede di una fabbrica di scarpe in piena crisi finanziaria e una drag queen che gli salva gli affari ispirandogli la creazione di originali sexy stivaloni colorati per un target ancora inesplorato, quello dei transessuali. Testi di Harvey Fierstein  e musiche di  Cyndi Lauper, regia di Caludio Insegno, produzione Teatro Nuovo.

KINKY BOOTS (C) LUCA VANTUSSO
KINKY BOOTS (C) LUCA VANTUSSO

Dal 28 gennaio al 2 febbraio un altro musical, dedicato questa volta ai Queen, We will rock you, prodotto da Ben Elton, per la regia di Tim Luscombe, produzione di Claudio Trotta per Barley Arts.

Per info: [email protected]

… E al Tor Bella Monaca il 9 luglio Un’opera del mendicante

In scena al Tor Bella Monaca, martedì 9 luglio alle 19.30. Un’opera del mendicante, ispirato alla commedia satirica di John Gay scritta   nella prima metà del ‘700 e ambientata nei bassifondi londinesi, rivista da Elena D’Angelo, per la  regia di Roberto Baldassari.  Lo spettacolo è frutto di un laboratorio teatrale integrato tra studenti e professori con e senza disabilità finanziato dall’Università di Roma Tor Vergata su progetto di Caris  e in collaborazione con Dieghesis (Commissione di Ateneo per l’Inclusione degli Studenti con Disabilità e Dsa). Con Alessandro Biallo, Michela Caretta, Noemi Chianese. Regia di Roberto Baldassari.

La gente più infima ha esattamente gli stessi vizi dei ricchi… e non si sa bene se nel malcostume siano gli uomini di rango ad imitare quelli della strada o viceversa” (John Gay, L’Opera del Mendicante, 1728). Per info: [email protected]

Cometa. Undici i titoli in abbonamento per il cartellone 2019/20 del Teatro della Cometa, presentati alla stampa dal direttore artistico Giorgio Barattolo. Ecco qualche breve focus.

VALIUM, IL CAST (C) TEATRO DELLA COMETA
VALIUM, IL CAST (C) TEATRO DELLA COMETA

Lo spettacolo d’apertura, dal 9 al 27 ottobre prossimi, è Valium, una commedia diretta da Alessandro Sena sul teatro nel teatro. Protagonisti un gruppo di attori che si prepara per il debutto del loro nuovo spettacolo di cui è autore e regista un ragazzo inesperto che conosce poco il mondo del teatro. E così, attrici raccomandate da personaggi famosi, attori stravaganti, segretarie nevrasteniche e produttori ambigui iniziano  a turbare le sue giornate. L’unica soluzione sarebbe un po’ di Valium. A complicare le cose arrivano anche una serie di imprevisti. Tutto congiura contro la riuscita dello spettacolo del regista. Una commedia scritta e diretta da Alessandro Sena che racconta con leggerezza i compromessi a cui deve cedere spesso l’artista per poter fare il proprio lavoro.  Un tema, quello del “compromesso”, attorno a cui ruota  tutta la pièce che fa pensare a quelli che tutti, più o meno consapevolmente, accettiamo nella nostra vita. Una commedia dal ritmo incalzante che racconta i retroscena degli spettacoli, stuzzicando la curiosità dello spettatore.

SETTE ANNI (C) TEATRO DELLA COMETA
SETTE ANNI (C) TEATRO DELLA COMETA

Il 13 novembre debutterà invece lo spettacolo 7 anni con Giorgio Marchesi, Massimiliano Vado, Pierpaolo De Mejo, Serena Iansiti, Arcangelo Iannace, per la regia di Francesco Frangipane.

Quattro soci di un’azienda di successo devono decidere chi pagherà per un crimine commesso. Per salvare gli altri e l’azienda solo uno dei quattro si dovrà assumere la colpa e scontare sette anni di carcere. Ma chi lo farà? Perché?  Come in una partita di scacchi, i quattro si affrontano, mossa dopo mossa, alla ricerca dello scacco matto. 7 anni di carcere sono tanti? Possono cambiare la vita? Quanto valgono? Possono essere barattati con qualcos’altro? 
Questi gli interrogativi dei protagonisti di quest’opera spiazzante e spietata che è un pretesto per raccontare altro: l’amicizia, l’amore, ma anche la pusillanimità e la meschinità messe a nudo da un evento scatenante che trasforma pian piano i protagonisti da potenziali vittime in carnefici. La domanda di fondo è: cosa si è disposti a dire e a fare pur di salvarsi?

ENZO DECARO (C) TEATRO DELLA COMETA
ENZO DECARO (C) TEATRO DELLA COMETA

Non è vero ma ci credo è invece lo spettacolo che andrà in scena il 20 dicembre, di Peppino De Filippo, con Enzo Decaro e diretto da  Leo Muscato, direttore artistico della compagnia del maestro.  Partendo proprio dal primo spettacolo che ha fatto con lui, Muscato ne rispetta i canoni della tradizione del teatro napoletano, ma dandogli un tocco più contemporaneo. Ecco allora  l’imprenditore Gervasio Savastano, avarissimo e convinto di essere vittima della iettatura, capace di andare in crisi per ogni inezia. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi e anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare le sue manie ossessive. Arriva a licenziare il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. Fino a quando, un giorno, si presenta Sammaria, un giovane in cerca di lavoro, intelligente, gioviale, preparato e…. con la gobba. Situazioni paradossali ed esilaranti che mettono alla berlina credulità e superstizioni.

Il 15 gennaio arriva Lisistrata di Aristofane, con Gaia De Laurentis, Stefano Artissunch e Gian Paolo Valentini, regia di Stefano Artissunch. Musiche e atmosfere che mischiano cabaret e burlesque danno originalità a questa reinterpretazione dell’opera del commediografo greco ma ad essere in primo piano è  la guerra. Un omaggio ai caduti per la patria di tutte le guerre, che non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore per chi rimaneva. Il filo conduttore però è Lisistrata che, con lo stratagemma dello sciopero del sesso, ricatta i guerrieri spartani e ateniesi per trattare la pace e porre fine alla guerra del Peloponneso. Dalla sua fermezza e arguzia si sviluppa il lato comico della vicenda anche se è uno humor che fa riflettere lo spettatore.

HAMBURG BALLET (C) RAVENNA FESTIVAL
HAMBURG BALLET (C) RAVENNA FESTIVAL

In Romagna prosegue Ravenna Festival a Ravenna

Tra gli spettacoli della rassegna Ravenna Festival 2019, alla sua 30° edizione, intitolata Per l’alto mare aperto e tuttora in corso, ricordiamo venerdì 5 e sabato 6 luglio alle 21 al Teatro Alighieri, lo spettacolo di danza dell’Hamburg Ballet John Neumeier su musiche di Beethoven, Mahler, Bernstein, in prima assoluta in Italia.

John Neumeier, considerato il romanziere della danza, ormai ottantenne, propone un trittico di autori classici, in cui sfoggia le sue doti più preziose: la capacità di passare da danze sinfoniche in risonanza con l’imponente respiro beethoveniano, all’intimità di un balletto che torna a ispirarsi ai mahleriani Lieder di Rückert, passando per l’effervescenza di “danze di compleanno” su musiche di Bernstein.

NELLA LINGUA E NELLA SPADA (C) ANTIGONE@UMBERTO FAVRETTO
NELLA LINGUA E NELLA SPADA (C) ANTIGONE@UMBERTO FAVRETTO

Teatro Alighieri, 12 luglio ore 21: Nella lingua e nella spada, un progetto di musica e teatro ispirato alle vite e alle opere di Oriana Fallaci e di Alexandros Panagulis. elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione di  Elena Bucci, musica e live electronics Luigi Ceccarelli.

Un omaggio alla scrittrice e giornalista toscana a partire dal romanzo Un uomo pubblicato nel 1979 e dedicato alla rivolta di Alexandros Panagulis contro il governo di Papadopoulos. Panagulis, lo ricordiamo, è stato anche il compagno della Fallaci. Una storia da cui scaturiscono le riflessioni che compongono il melologo di Elena Bucci, sorretto dalla partitura di Luigi Ceccarelli,mentre sullo sfondo percussioni, clarinetto e voci preregistrate, attraverso la rielaborazione elettronica, duettano in contrappunto con la parola “dal vivo”. Un teatro politico per non dimenticare e dare nuovo senso alla polis. Per info: www.ravennafestival.org

a cura di Anna Cavallo