Tav che porta Lega-M5S ad una spaccatura di governo. Matteo Salvini si dichiara fiducioso, mentre Luigi Di Maio continua ad opporsi. Ma fonti Mit dichiarano conclusioni molto negative.
Tav che infiamma la lite nel governo sulla Torino-Lione, dopo la visita di Matteo Salvini al cantiere a Chiomonte e la sua chiara presa di posizione sull’opera. Intanto dal Mit trapela che dall’approfondimento tecnico circa i dati dell’analisi costi-benefici sta emergendo un saldo fortemente negativo a carico della prosecuzione dell’opera. Quindi, la decisione del governo in merito arriverà nel brevissimo periodo.
Le dichiarazioni di Luigi Di Maio
Durante un’iniziativa elettorale a Pescara, Luigi Di Maio spiega che prima della Tav ci sono altre impellenze. Tra cui la costruzione di nuove scuole.
“Fino a quando ci sarà il M5S al governo, per quanto mi riguarda, la Tav non ha storia e non ha futuro. Le peggiori lobby di questo Paese vogliono che si inizi a fare la Tav, che è a zero. Noi stiamo dalla parte delle opere utili da fare. Il tema non è il ridimensionamento dell’opera: se diciamo queste cose, parliamo di una supercazzola”.
Alessandro Di Battista insulta Salvini
Sulla questione interviene il grillino Alessandro Di Battista che fa eco al vicepremier Di Maio. Sono insieme in campagna elettorale in Abruzzo. Di Battista pone una dura presa di posizione.
“Questa storia che il M5S è per il no alle infrastrutture è una bugia totale che smantelleremo giorno per giorno. Siamo favorevoli alle infrastrutture giuste. Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve a niente, tornasse da Berlusconi e non rompesse i co….., chiaro?”.
La linea dura di Matteo Salvini
Di tutt’altro avviso è il Carroccio. Matteo Salvini da Campli (Teramo), dove è in visita elettorale per le regionali abruzzesi, chiede di finire l’opera e lanciare insieme un grande piano di investimenti sulle opere pubbliche.
“Si può risparmiare tramite alcune modifiche e si può rivedere il progetto. Non solo si va avanti con la Tav. Ma in una fase di rallentamento generale dell’economia, dobbiamo rilanciare un grande piano di opere pubbliche, in cui rientra la Tav insieme all’apertura e allo sviluppo di 400 progetti. Sono fiducioso che la Tav si faccia. Ragioneremo con pacatezza e troveremo un compromesso”.
Analisi-costi-benefici negativa
Intanto, l’analisi costi-benefici sulla Tav dichiara che l’opera “non conviene farla“. Dopo il contrasto tra i vicepremier, ora la parola spetta a Giuseppe Conte che pare abbia deciso che il progetto Tav vada abbandonato.
Patrizia Cicconi