WIRE: ecco le quattro date del ritorno in Italia della band inglese

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Di Redazione Metropolitan

Tornano in Italia per quattro imperdibili date i mitici WIRE, una delle band più influenti degli ultimi 40 anni, icona del punk inglese e della new wave post punk e autrice di capolavori indiscussi come Pink Flag, Chairs Missing e 154.

WIRE band tour tappe Italia
I WIRE

Gli WIRE guidati da Colin Newman tornano con un lavoro totalmente proiettato verso il futuro. E con quattro date italiane tutte da gustare. L’ultimo disco della band inglese è Silver/Lead, del 2017. Si tratta di un insieme di canzoni che racchiude l’abbagliante ottimismo di ‘Diamonds In Cups’, la grandiosità minacciosa di “Playing Harp For The Fishes” e il pop dal ritmo vertiginoso di “Short Elevated Period”.

Silver/Lead è il quindicesimo album in studio degli WIRE e arriva in concomitanza con il  40° anniversario del loro debutto. La discografia della band è smisurata, oltre cinquanta uscite tra full lenght, live, bootleg series ed Ep, e la loro fama indiscutibile.
Oggi la band è formata da Colin Newman, Graham Lewis e Robert “Gotobed” Grey, oltre al nuovo chitarrista Matt Simms che ha registrato gli ultimi dischi della band dopo essere entrato in pianta stabile nel 2011.

WIRE: le date italiane del 2018

Ed ecco le date italiane degli WIRE del 2018 nel dettaglio:

  • 04 ottobre 2018 – Torino – Spazio211; prevendite disponibili su www.ticket.it
  • 05 ottobre 2018 – Bologna – Covo; prevendite disponibili su: www.boxol.it
  • 06 ottobre 2018 – Avellino – Auditorium Conservatorio Cimarosa; prevendite disponibili su: https://www.go2.it;
  • 07 ottobre 2018 – Roma – Largo Venue; biglietti disponibili: www.diyticket.it.

Ecco chi sono gli inglesi del nuovo punk

Dopo il successo di “Object 47″(2008), “Red Barked Tree” (2011) e delle ultime produzioni, gli WIRE hanno vissuto una seconda giovinezza, e sono ormai considerati tra i precursori di un certo suono indipendente e punto di riferimento fondamentale per band europee ed americane contemporanee come Savages e Parquet Courts.

Tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta Colin Newman e soci hanno riscritto le regole del punk diventando i protagonisti del nuovo suono inglese. Secondo molti giornalisti del periodo è stato proprio grazie a loro e alla trilogia su Harvest records (celebre label inglese per cui alla fine degli anni sessanta pubblicò i primi lavori di Pink Floyd e Deep Purple, e per cui nel triennio 1977-78-79 uscirono i mitici ‘Pink Flag’, ‘Chairs Missing’ e ‘154’ degli Wire) che si iniziò a parlare di post punk e art punk.

Ed è proprio 154, nervoso, oscuro e sperimentale picco d’alta tensione che fa deflagrare la band. Per anni gli Wire si prendono e si lasciano fino all’esplosione (live) del cyber-punk di ‘Send’(2003). Dopo 4 anni di pausa arrivano i citati ‘Object 47’(2008), ‘Red Barked Tree(2011) che rilanciano la band e poi nel 2013 esce ‘Change Becomes Us’ in cui gli Wire ci fanno tornare la voglia di mettere due dita nella presa elettrica. Nel 2015 ‘arriva Wire’ con nuove composizioni di catartica energia e nel 2016 Nocturnal Koreans.